“In questa data altamente simbolica – quando 77 anni orsono la controffensiva militare sovietica abbatteva i cancelli del campo di concentramento nazista di Auschwitz, nella Polonia assoggettata all’occupazione del Terzo Reich dal settembre 1939 – il mondo intero deve continuare a cogliere monito vivo, coinvolgente e incondizionato nel perpetrare quello che il Mattarella ha eloquentemente indicato come ‘dovere doloroso della memoria’. Un obbligo e, parimenti, un responsabile bisogno che, nel guardare alle vicende buie e brutali della Shoah, ne trasponga l’inconcepibile carico di ferocia inumana e bestiale malvagità – tutt’oggi testimoniata dai racconti dei pochi sopravvissuti rimasti – a tutte le condizioni di reiterata sofferenza che da allora hanno seguitato a insanguinare il pianeta e ancora gravano, inaccettabili, sull’esistenza di nostri fratelli e sorelle.” – queste le parole con cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, ha voluto commemorare il Giorno della Memoria,istituito a livello mondiale il 1° novembre 2005 dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea Generale dell’ONU e fissato al 27 gennaio di ogni anno in ricordo di quando, nel 1945, le truppe sovietiche della 60^ Armata del 1º Fronte ucraino al comando del maresciallo Ivan Konev giunsero per prime nella città polacca di Oświęcim – in tedesco Auschwitz –, scoprendo le atrocità del vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti.
“Il nostro dovere della memoria – ha proseguito Pucciarelli – deve quindi tradursi in un risoluto impegno, di tutti e ciascuno, per superare le forme di isolamento, intolleranza, esclusione sociale, discriminazioni, persecuzioni e violenze di cui continuano a essere vittime milioni di persone, a causa di guerre, ciechi estremismi, assurdi fanatismi, ma anche di – apparentemente – banali pregiudizialità. Una responsabilità da onorare con deliberata convinzione, imperniata saldamente sulla lezione universale di strazianti sofferenze da mai dimenticare e replicare, facendosipromotori per una nuova era di pacifica convivenza e prosperità diffusa tra tutti gli appartenenti alla specie umana – senza distinzione di sesso, provenienza, credo, costumi, tradizioni e orientamenti di qualsivoglia sorta – nonché tra essa e il meraviglioso universo di cui è parte.”
L’invito forte alla riflessione che lancia Pucciarelli per questa ricorrenza del 27 gennaio è inoltre rivolto al bisogno di “non confinarne l’attenzione alla contingenza del momento, per quanto solenne la si voglia intendere, bensì fare di ogni giornata dell’anno un nuovo ‘Giorno della Memoria’, e lo dico soprattutto rivolgendomi alle giovani generazioni – la forza viva del nostro futuro, del futuro del pianeta – affinché si sviluppi e consolidi il miglior antidoto contro il ripetersi di queste pagine aberranti di crudeltà fratricida che il genere umano ha purtroppo consegnato colpevolmente alla storia sotto fatue bandiere ideologiche, e non solo durante la Seconda Guerra Mondiale. Sta a noi far sì che il dominio dell’odio, della sopraffazione e della violenza non trovi più albergo nelle nostre dinamiche e che al contrario si impongano sempre più virtuosi percorsi di civiltà e di conquiste sociali.” – ha concluso il Sottosegretario.