ARCIDIOCESI METROPOLITANA DI POTENZA-MURO LUCANO-MARSICO NUOVO
Ufficio Comunicazioni Sociali

Dopo aver ricoperto per quasi 30 anni il ruolo di Vicario Generale della diocesi di
Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, mons. Vitantonio Telesca si è dimesso
dall’incarico, ritenendo di non poterlo più assolvere con tutte le forze necessarie
richieste dall’ufficio.
Mons. Ligorio ha comunicato la decisione di don Vito ( come tutti lo conoscono e lo
chiamano), nel corso del ritiro spirituale del clero che si è svolto oggi nel centro
caritas di Tito. L’Arcivescovo ha calorosamente ringraziato colui che è stato fino ad
oggi il suo più stretto collaboratore, ricordando la sua passione educativa negli anni
in cui ha retto il seminario regionale, e il suo spirito di abnegazione al servizio della
Chiesa diocesana come vicario generale con lui e con i vescovi che l’hanno
preceduto, mons. Appignanesi e mons. Superbo.
Ormai quasi alla fine del suo mandato episcopale, mons. Ligorio ha annunciato però
di non ritenere opportuno nominare un nuovo Vicario Generale, per non
condizionare la volontà di chi , fra non molto, gli succederà sulla cattedra di san
Gerardo.
Per le funzioni svolte sino ad oggi da don Vito l’Arcivescovo ha nominato, come suoi
stretti collaboratori, due vicari episcopali, don Antonio Savone, parroco della
cattedrale, con competenza sulla pastorale e sulla formazione permanente dei
sacerdoti , e don Massimiliano Scavone, che sovrintenderà a tutti gli affari
amministrativi e di curia.
Don Vito Telesca , visibilmente commosso, ha ringraziato i confratelli per il grande
affetto manifestato ed ha annunciato che, da oggi, si dedicherà meglio, e più di
prima, alla sua passione ,del resto più che nota, per l’arte sacra, vissuta da sempre
come via privilegiata all’evangelizzazione del nostro tempo, perché esalta sul piano
estetico ” il bello” come uno degli attributi principali di Dio.
Ha, inoltre, annunciato che ora si dedicherà a mettere ordine nella sua biblioteca e
soprattutto nella pinacoteca personale ricca ormai – ha detto – di quasi 300 tele
molte delle quali opere dei più grandi artisti italiani: un patrimonio notevole che ha

già deciso di donare alla diocesi dove ha speso il suo sacerdozio; perché sorga –
questo il suo sogno – nella città di Potenza un museo di arte sacra moderna, che
avrebbe una funzione non solo culturale ma anche pastorale perché destinato ad
alimentare “la meraviglia del bello” da cui nascono le domande di senso che
interpellano tutti coloro che pensano.

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