La maggioranza non ha i numeri, Guarente vada a casa.
Mi Il consiglio di questa mattina rappresenta la certificazione chiara del fallimento della destra Potentina.
Una maggioranza che ha temporeggiato per più di un anno cercando disperatamente di riconfigurare gli equilibri di potere all’interno della giunta. Il risultato di questi goffi e ripetuti tentativi di tirare a campare è sotto gli occhi di tutti: la maggioranza non ha i numeri per approvare gli atti di gestione.
All’interno di questo contesto, ci è parso tardivo (per la verità anche grottesco) il tentativo di quel che resta del centrodestra di richiamare il consiglio ancora una volta alla “Responsabilità”. Responsabilità che il centrosinistra ha sempre mostrato nel momento in cui bisognava non bloccare provvedimenti fondamentali per la vita quotidiana di tutta la comunità: l’ultimo e lampante esempio in questa direzione è lo scorso consiglio comunale all’interno del quale ci astenemmo per garantire l’approvazione del piano di Riequilibrio.
Il punto vero è che “Responsabilità” per la destra significa evidentemente consentire ad un governo cittadino di esistere in stato vegetativo: una giunta che viene a chiedere i numeri volta per volta in consiglio, affidandosi a qualche inguaribile (vecchio e nuovo) “inciucista” che pure è disposto a tradire il mandato elettorale che ha ricevuto dai cittadini nel 2019. Peraltro, la condizione di pre-dissesto che il nostro Comune sta affrontando, imporrebbe la presenza di un governo cittadino forte, legittimato da ampio consenso popolare. La Destra ha smarrito totalmente il suo consenso tra la gente ma, quel che è peggio, ha dimostrato in più occasioni di non avere alcuna visione programmatica per affrontare i problemi della città. Anche l’operazione di azzeramento della giunta, si è rivelata un inutile bluff il cui prezzo verrà pagato esclusivamente dai potentini: non c’è stato un chiarimento politico vero all’interno del centrodestra e la guerriglia interna alla maggioranza prosegue esattamente come prima.
Ad ogni modo,per quanto ci riguarda, non abbiamo alcuna intenzione di essere complici del disastro amministrativo a cui stiamo assistendo oramai da tre anni.
La città ha bisogno di un’amministrazione vera, è giunto il momento di ridare la parola agli elettori.
Si vada al voto per uscire da questa pericolosissima palude.