Leonardo Riccardi: «La musica popolare lucana andrà avanti. Nonostante la politica»
Da circa trent’anni, da quel di Terranova di Pollino, il maestro Leonardo Riccardi e il gruppo “Suoni” (associazione cultuale e studio di registrazione incluso), insieme a pochi altri, sparuti, ma battaglieri operatori culturali (si pensi anche ai “Totarella”), cerca di preservare una tradizione musicale di valore inestimabile, nel cui cuore pulsa la zampogna (ma anche strumenti come la surdulina e la ciaramella).
Ma, al di là dei frequenti annunci e richiami politici di circostanza e di qualche iniziativa in teoria interessante, ma ferma al palo (si veda Il Parco Regionale della Musica: la Giunta non ha ancora bandito il concorso di idee, e si aspetta di chiudere il tutto con l’approvazione del Bilancio 2019, che dovrebbe avvenire entro fine mese in consiglio regionale), la conservazione, promozione e diffusione delle risorse musicali territoriali nella nostra regione è “arte” assai difficile. Ce lo ha confermato lo stesso Riccardi, che abbiamo incontrato di recente a Viggiano, in occasione della XVIIIa Rassegna delle Zampogne e Ciaramelle del Sud Italia, organizzata dal Gruppo Folk “Lu Chicchirichi”.
Leonardo Riccardi per la Basilicata (IL VIDEO)