Uno schiaffo ai territori. Dal Centrodestra solo inutili proclami
Durante la lunga notte della Legge di Bilancio alla Camera dei deputati, si sono discussi anche gli Ordini del Giorno presentati dai Parlamentari.
Tra questi vi era quello a firma Amendola e Lomuti che impegnava il Governo a riconoscere in tempi rapidi lo stato emergenza per il territorio di Maratea, insieme alla previsione di risorse aggiuntive allo scopo di affrontare le rilevanti criticità di messa in sicurezza delle aree interessate da movimenti franosi, nonché ad attivare entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di bilancio un tavolo istituzionale con la regione Basilicata, gli enti locali e tutte le amministrazioni competenti, per affrontare nel complesso le principali emergenze legate al dissesto su tutto il territorio regionale.
La dichiarazione di stato di emergenza è una delle più importanti richieste che provengono dal territorio colpito dall’evento calamitoso. Con essa verrebbero ad essere adottati mezzi e poteri straordinari in capo al Governo e alla Protezione Civile proprio per garantire l’immediatezza degli interventi.
Con quel ODG abbiamo voluto portare nell’Aula della Camera dei Deputati le tante voci inascoltate di un territorio completamente paralizzato dall’evento calamitoso che ha letteralmente spazzato via una importante arteria come la SS 18.
Abbiamo voluto rappresentare non soltanto il disagio dei cittadini pendolari che per raggiungere i comuni limitrofi per motivi lavorativi, sono costretti a percorrere strade secondarie, allungando notevolmente tragitti e tempi, ma abbiamo voluto riportare soprattutto la richiesta di aiuto di associazioni, comitati, consorzi e singoli imprenditori che lavorano nel comparto del turismo, sul quale si fonda gran parte dell’economia di quel territorio. Imprenditori che stanno chiedendo ai propri rappresentanti lucani, compreso a noi parlamentari, di affrontare il problema in maniera seria e di farlo in fretta.
Purtroppo, l’istanza della dichiarazione dello stato di emergenza, inserita nell’OdG Amendola-Lomuti insieme agli altri impegni, è stata bocciata da una sorda maggioranza di Centrodestra che anche su tale questione continua ad agire più con slogan che con azioni concrete.

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