L’accordo Eni Val d’Agri, sottoscritto durante il mio mandato, ha fatto maturare oltre 170 milioni di euro al 31 dicembre 2021 in favore della Basilicata a titolo di compensazioni ambientali, di cui 91 milioni per il solo gas.

Questa è una cifra record che ben fotografa i risultati dei nuovi accordi di cui mi sono occupato quando rivestivo la carica di assessore all’ambiente. Un enorme successo se si pensa che, nel periodo delle trattative, il prezzo del greggio arrivò ad assumere un valore negativo, meno 37 $.

Oggi, la Regione Basilicata, in soli due anni, incassa l’equivalente di venti anni del vecchio accordo. Questo significa sicuramente aver ‘migliorato’ lo stato dei fatti.

Se le quotazioni del gas rimarranno sul valore attuale la Basilicata per il solo 2022 da Eni e per la oramai famosa terza gamba, come l’ho sempre chiamata, dell’accordo, ovvero quella relativa al gas, incasserà oltre 200 milioni di euro cui si aggiungono, sempre in tema di gas, i 60 milioni della concessione Total.

Mai nella storia della nostra regione si sono prodotte tante risorse finanziarie di così elevato valore.

Sono sempre stato convinto che chi porta dei risultati sopporta sia le responsabilità e che i meriti e che tutto si può sempre migliorare. Basta non tornare indietro. Quindi, se chi, oggi, ha la responsabilità di governo e coloro che rivestono il ruolo di opposizione riescono a migliorare i termini economici del preliminare dell’accordo che siamo riusciti ad ottenere non posso che esserne lieto ed appoggiarne la modifica, perché se ci saranno dei miglioramenti essi saranno in favore del nostro territorio.

Ho dimostrato, con il mio operato, che le situazioni potevano essere radicalmente migliorate ergo non posso escludere ed anzi auspico un miglioramento dell’ottimo risultato già ottenuto.

Ricordo a me stesso anche la precisa volontà del primo Governo Bardi di indirizzare le risorse su tre finalità: sostenibilità ambientale, sviluppo sostenibile e gas. Non è stato dimenticato neanche l’aspetto socio-sanitario quando ho lavorato sul progetto Lucas che è stato recentemente approvato in Giunta. Un progetto innovativo che, a differenza dei precedenti, riguarda tutte le zone maggiormente esposte alle attività inquinanti e non solo a quelle delle concessioni petrolifere. Un segnale di unità alla Regione, senza fare i soliti figli e figliastri. Tutto ciò al fine di evitare di dissipare risorse in mille rivoli.

Ricordo che grazie all’impegno personale ed al lavoro del personale del Dipartimento Ambiente, con l’approvazione del Pitesai, abbiamo determinato una maggiore tutela del nostro territorio, proprio nel comparto petrolio. Cosa che i lucani ci richiedevano.

Oggi, il centrodestra lucano ha invece il compito di decidere come utilizzare il mare di risorse che arriva dagli accordi sulle compensazioni ambientali Eni e Total.

Per questo, la politica del centrodestra deve valutare in maniera approfondita il bilancio previsionale che oggi è all’attenzione del Consiglio. Ogni decisione che si assumerà e che potrà essere determinante per la risoluzione delle tante problematiche aperte inciderà direttamente sulla nostra società.

Come uomo delle Istituzioni posso dirmi soddisfatto del lavoro che ho portato avanti al tavolo che ha ridiscusso le compensazioni con le compagnie petrolifere, nella consapevolezza del carico di responsabilità che mi sono assunto qualora non si fossero rivelati proficui per la Basilicata. Sono orgoglioso di aver agito, senza farmi condizionare nelle mie scelte, ma sempre con un forte senso di lealtà nei confronti di tutti i lucani.

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