Carmela (ma per favore chiamatela Carmen) Galgano, consigliera comunale (già capogruppo) di Fratelli d’Italia dal 2019, ha la parlantina sciolta e un cruccio fisso: loro, ovvero l’ex maggioranza, sono stati mandati a casa dai potentini proprio sul più bello.
Inizio con una domanda che faccio sempre a voi consiglieri, oggi di opposizione e ieri di Governo: com’è stato saltare il fosso? 
Non è una cosa bella, perché dopo tutto il lavoro fatto con la precedente amministrazione, continuare a governare sarebbe stato il momento della raccolta. Bisogna essere
sinceri e chiari: in cinque anni, considerando anche il Covid che ci ha bloccato per un po’ di tempo, non si riesce a fare tutto quello che un’amministrazione si propone.
Alcune delle cose che questa nuova giunta sta facendo sono la prosecuzione di alcuni vostri progetti?
Questa amministrazione ha continuato, anche perché era obbligata, però ha fatto delle modifiche. Partiamo da Via Zara: noi avevamo fatto un progetto di riqualificazione
eliminando la sosta degli autobus, creando un’area di incontro, di socializzazione nel quartiere. Questo progetto oggi è stato azzerato; metteranno delle panchine nella scarpata, in quell’area che costeggia la piazza, Via Zara e la strada di Via Roma. Una cosa che non ha molto senso. A via Bertazzoni, invece, hanno mantenuto la nostra idea e là verrà un’area giochi, un parco utile a trascorrervi del tempo e socializzare. A Via Londra il nostro progetto è stato modificato: anche lì erano previste un’area di attività fisica più un’altra sempre di socializzazione, e invece –a quanto pare- dovrebbe esserci solo uno spazio con delle panchine. Loro hanno giustificato queste
modifiche sostenendo che “i giochini” per bambini, che noi avevamo previsto in ogni area, sono costosi quanto a manutenzione, e quindi hanno voluto “eliminare” questo
problema. Però non è così che si amministra.
Anche se siamo in un riequilibrio di bilancio, noi con l’amministrazione precedente abbiamo fatto un grande lavoro per riuscire ad arrivare a questo punto. 
Però mi diceva, a microfoni spenti, che solo quando vai in commissione bilancio (e lei ne è presidente) ti rendi conto di quanti debiti pregressi ha il Comune di Potenza.
Sì, però diciamo che nella vecchia amministrazione sono stati pagati tanti debiti pregressi, arrivati dagli anni 2010, 2012, 2014, 2018, per non parlare di richieste di
risarcimento danni per le autovetture (causate da buche e quant’altro). Nel momento in cui siamo arrivati noi a governare -e la gente purtroppo dimentica in fretta- tutte le strade di Potenza erano un colabrodo. Tant’è vero che c’erano delle vignette col sindaco Guarente che sbucava dalle voragini. Non so se si ricorda. 
Mi ricordo, perché quelle vignette le ho fatte io.
Eravamo in una condizione assurda. Siamo riusciti piano piano a fare dei progetti, tra risorse di compensazione ambientali, risorse provenienti dalle multe, risorse della
De Stradis e Galgano all’Art Restaurant proprie responsabilità, che fanno le verifiche Bucalossi…Noi comunque abbiamo fatto tanto, ma logicamente la pubblica amministrazione non lavora come un’azienda privata. Ci vuole tempo per realizzare i progetti, le verifiche… e quindi siamo arrivati alla fine del nostro governo che cominciavamo a fare gli asfalti sulle strade. Però, ripeto, abbiamo fatto tanto, e infatti ora richieste di risarcimento danni riferibili alla nostra amministrazione- non ce
ne stanno.
Visto che ci torna spesso, perché il centro destra ha perso le elezioni? Ha pesato l’ultimo posto di Guarente nella classifica del Sole 24 Ore? Il candidato Fanelli forse
aveva meno appeal di Telesca? Mi sono data diverse possibili spiegazioni. In primis, direi che i cittadini non hanno percepito il lavoro che stavamo facendo. Perché? Perché
non abbiamo fatto una grande comunicazione e questa, secondo me, è stata la cosa che realmente ci ha fatto perdere le elezioni.
Piccolo inciso: Telesca quindi fa bene a fare tutti quei video sui social in cui sorride e annuncia risultati? Probabilmente questo è ciò che il cittadino cerca.

Però, quando la coperta è corta, si pensa a fare delle cose positive, e si lascia perdere la comunicazione; ma questo ci è stato fatale.
L’altra motivo della nostra sconfitta è stata probabilmente una campagna elettorale non proprio giusta, nel senso che dovevamo parlare un po’ di più di progetti.
L’ “effesss!” di Fanelli non ha funzionato? No, non ha funzionato, però questa è la politica, si vince, si perde e ora vedremo come andrà prossimamente. Anche perché ripeto, i cittadini dimenticano subito.
Lei ha parlato di lavori pubblici, e c’è questa ben nota polemica su alcuni affidamenti fatti dal Comune, in particolare riguardanti
alcune scuole pubbliche. Come consiglieri d’opposizione avete fatto un’interrogazione al sindaco, che è venuto in consiglio comunale e ha risposto –grosso modo- che
il primo obiettivo dell’Amministrazione è raggiungere il risultato, gli uffici sono chiamati a spiegare i motivi che hanno determinato la scelta degli affidatari, i
controlli interni all’Ente sono in corso. E’ soddisfatta di questo tipo di risposta? 
Il sindaco, secondo me, in quel momento nonpoteva dire cose diverse, perché la politica non entra più di tanto nel merito di queste cose, poi sono i dirigenti che si assumono le documentali. Altrimenti iniziamo a fare noi i giudici o gli investigatori.
E allora a che pro fare un’interrogazione, se la risposta non poteva essere che quella?
La risposta –teoricamente- poteva anche essere un’altra, non lo so, ma credo che in questa condizione non potesse essere diversa;
i lavori sono stati fatti, quindi il vero punto è la verifica documentale di chi ha partecipato (anche perché, legittimamente, al di sotto di una determinata soglia, è consentito dare un mandato diretto; ognuno può affidarsi alle persone che ritiene giuste). Ma la questione è anche un’altra, secondo me: purtroppo, l’amministrazione in genere ha perso la maggior parte del personale interno. La cosa importante è che i lavori si facciano, si facciano bene e si facciano una volta e basta. Invece spesso accade –ed è capitato anche a noi- che dei lavori non venissero controllati, e poi ci si trovava a doverli rifare. Ma, ripeto, questo dipende dalla carenza di personale. Potenza
sembra piccola, ma nella realtà non lo è, specie se si vogliono controllare tutti i lavori passo passo: quindi l’importante è che i lavori siano stati fatti, poi non siamo noi a verificare nella realtà quello che è stato fatto, come è stato fatto, come sono stati fatti i bandi e quindi come è stata aggiudicata la gara.
C’è, in generale, un motivo per il quale bisognerebbe tirare le orecchie all’amministrazione Telesca?
Quello che noto io è questo: il sindaco e la sua giunta cercano sempre -tramite video,  interviste e quant’altro- di far credere che tutto ciò che fanno è condiviso con tutti, che sono tutte scelte condivise con i cittadini, con la maggioranza. Nella realtà io non penso che sia così. Posso dirlo? Per me è una facciata.
Perché nella realtà ci sta uno scollamento tra giunta e consiglieri di maggioranza, i quali non vengono messi al corrente di tutte le scelte.
Questa è una mia sensazione, ma verificando ogni giorno nelle commissioni le varie cose, io dico che ci sta uno scollamento, e che queste scelte vengono accettate tranquillamente dai consiglieri di maggioranza, senza avere la possibilità, secondo me, di poter dare realmente ognuno di loro un contributo.
Un Telesca troppo decisionista?
Secondo me sì. E pensare che l’opposizione di allora rimproverava a noi questa cosa, ma nella realtà noi venivamo comunque messi al corrente delle varie scelte di Guarente, magari forse anche un po’ in ritardo, però comunque in molte occasioni abbiamo dato il nostro contributo. Soprattutto dopo il Covid, il sindaco ascoltava tutti. Voglio citare una mia personale battaglia a cui ho lavorato per 4-5 anni, e per la quale devo ringraziare proprio Guarente che mi diede carta bianca.

Stiamo parlando della strada dietro il Motel Park, assai importante per la contrada, che in pratica fu chiusa circa 20 anni fa, anche di più, quando è stato ristrutturato l’albergo. Io abito lì, quindiconosco benissimo qual è la problematica di quell’area, anche perché la zona di Marrucaro è sempre stata completamente abbandonata;
non abbiamo mai avuto asfalti, sfalci di erba, pulizia. Un po’ come a Bucaletto. Per riaprire la strada, ogni volta sorgeva una difficoltà diversa (soldi mancanti, contenziosi
con i privati, arrivo di curatori fallimentari etc.), però ci siamo messi a studiare carta su carta, grazie anche al dirigente Di Lascio, al sindaco Guarente, e siamo riusciti a trovare la soluzione. E così, prima della fine del nostro mandato, siamo riusciti a farci cedere quella strada, dopo 5 anni di impegno reale, ma dopo 20 anni di chiusura, in cui non ha fatto niente nessuno. Abbiamo anche messo delle risorse nel bilancio preventivo del 2024 per poterla completare; il punto è che nel momento in cui
sono iniziati i lavori di pulizia (perché oramai lì ci stava “un bosco”), ci si è resi conto di una perdita di acquedotto; pertanto, le risorse che abbiamo messo nel capitolo adatto non  bastano, e –riassumendo al massimo- ci mancano 100.000 euro, che sto chiedendo continuamente a questa amministrazione, ma ad oggi non sono state ancora messe le risorse.
Vediamo che cosa succede per farla riaprire.
Il succo della storia?
Questo è un caso particolare, ma come questo ce ne sono tanti altri –come il CONI, la Torraca- abbandonati da tutte le amministrazioni di centro-sinistra. Noi siamo riusciti a prendere dei finanziamenti, ma “loro” se ne vengono con la scusa che “i finanziamenti non bastavano” (quando invece c’era comunque la possibilità di
far partire le gare facendo delle varianti, anche perché con il PNRR si facevano i progetti non esecutivi, i progetti preliminari). Quindi non è che questa amministrazione “salvi” i progetti.
Quindi il punto è che adesso il sindaco si fa vanto di questi lavori?
Su questo non c’è dubbio, perché –logicamente- i cittadini pensano che chi inizia i lavori sia anche quello che li ha realizzati, ma non è così.
Come dicevo, proprio quando noi dovevamo raccogliere i frutti di tutto questo impegno,siamo stati mandati a casa.
L’ultimissima domanda: ho visto che lei ha presentato un’interrogazione sul centro storico di Potenza.
E la risposta non mi è per niente piaciuta.
L’assessore D’Andrea ha risposto che stavano organizzando vari eventi, come “Lucania Is Comics”, e che questi avrebbero rivitalizzato il Centro. Il problema vero è cercare di portare gente di giorno, non solo dalle nove di sera, perché i pochi commercianti rimasti devono avere la possibilità di lavorare.
(L’intervista completa è visionabile sul canale youtube di Lucania.TV)

Loading