Il giornalista Emilio Chiorazzo racconta le storie di donne e uomini con
profonde radici lucane che hanno sacrificato la propria vita per combattere il
regime nazifascista e accompagnare il Paese verso la Liberazione. L’opera è
stata pubblicata dalla casa editrice Edigrafema, collana dietroFont.

“I Lucani della Resistenza” è il titolo del libro del giornalista Emilio
Chiorazzo, pubblicato dalla casa editrice Edigrafema di Matera nella collana
dietroFont. Attraverso testimonianze dirette, ricordi di sopravvissuti e
documenti storici, viene tracciato un ritratto di donne e uomini che hanno
combattuto le ingiustizie del regime nazifascista, sacrificando la propria vita.
Maria Blasi è una sposa bambina. Per seguire il suo Giovanni sui monti del
Piemonte, dove si è unito ai partigiani, lascia il paesino lucano e il figlio di
pochi anni. Fa la staffetta, poi combatte. Gaetano Sepe è un sarto, tra i clienti
più affezionati della sua bottega romana figura un giovanissimo Giulio
Andreotti. Finisce tra le vittime innocenti delle Fosse Ardeatine. Giordano
Bruno Palumbo ha appena 17 anni quando trova la morte per le torture
inflittegli dai tedeschi. Pia Civale è una maestrina, diventa infermiera per
curare gli scugnizzi feriti durante le ‘Quattro giornate di Napoli’. E ancora
Nicola Panevino e Pietro Amato Perretta, due giudici che si opposero al
regime. Giovani che volevano la libertà.
Tra le storie dei partigiani lucani raccontate da Chiorazzo anche quelle di
Antonio Cambriglia, Nicola Carlomagno, Canio Cervellino, Attilio Corrubia,
Maria Durante, Francesco Fagà, Michele Garripoli, Antonio Giuliano, Giovanni
Francesco Graziadei, Antonio Lardino, Pietro Laviani, Michele Liscio, Vito
Massa, Eugenio Messina, Mario Miscioscia, Pantaleone Mongelli, Domenico
Paparella, Michele Polidoro, Antonio Pozzi, Pasquale Preziuso, Michele
Salvatore, Egidio Suanno, Giovanni Tolomei, Vito Antonio Turdo e Rocco
Verdone.
Un toccante tributo alla memoria delle partigiane e dei partigiani lucani che
hanno contribuito alla liberazione del Paese. Vincenzo Calò, membro della
segreteria nazionale Anpi e responsabile Anpi area Sud Italia, nella prefazione
al libro mette in evidenza la missione compiuta da Chiorazzo nel
contestualizzare gli avvenimenti. “C’è dietro un lavoro attento di recupero delle
informazioni, tanto da correggere anche delle inesattezze originarie, che non è

mai didascalico né formale, è quanto mai vissuto con sincera partecipazione. È
perciò impossibile approcciare alla lettura senza una convinta partecipazione
emotiva” scrive Calò, fotografando inoltre il coraggio, la sofferenza, il senso di
appartenenza e la generosità dei ‘piccoli eroi’ di questa Storia.

Emilio Chiorazzo, giornalista, lucano di nascita, vive in Toscana. Dal 1987 è
stato redattore, poi responsabile delle redazioni del quotidiano “Il Tirreno” a
Empoli, Pontedera e a Pisa. Cura il sito storieoggi. it che racconta esperienze
di lucani in giro per il mondo; fa parte della redazione di Clebs.it, web giornale
di politica territoriale. È vicepresidente dell’Associazione culturale Pro Empoli
che cura l’edizione di due pubblicazioni: il trimestrale “Il Segno di Empoli” e il
biennale “Bullettino storico empolese”. Al suo attivo anche il volume “Una città
da leggere” (Porto Seguro editore). Ha partecipato, con il saggio “L’impatto
nelle scuole delle migrazioni interregionali degli anni ’60 e ’70” alla
pubblicazione del volume “Eccoci di nuovo al lavoro: diari di scuola nelle
periferie” di Liliana Lensi (Tab edizioni). Con Edigrafema nel 2021 ha
pubblicato “La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano” al quale è
stato assegnato un premio speciale al concorso letterario nazionale Carlo Levi
2023.

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