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E' stato stanziato un fondo complessivo di 3.400.000 euro, a fronte di un impegno medio di 20.000 euro per ogni assunzione, al massimo una per azienda: ciò significa che, in tutta la regione, si avranno al massimo 170 nuovi posti di lavoro.

 Il provvedimento approvato il 9 agosto u.s. dalla Giunta Regionale sugli incentivi a favore delle piccole e medie imprese che assumono a tempo indeterminato un dipendente di età non inferiore a 29 anni, e che, probabilmente, fa ben sperare i tanti disoccupati di Basilicata, se analizzato approfonditamente, evidenzia la sua inconsistenza rispetto all’entità del problema. Difatti è stato stanziato un fondo complessivo di 3.400.000 euro, a fronte di un impegno medio di 20.000 euro per ogni assunzione, al massimo una per azienda: ciò significa che, in tutta la regione, si avranno al massimo 170 nuovi posti di lavoro. Se si pensa che la disoccupazione degli ultratrentenni è la forma più preoccupante di tale fenomeno, sia dal punto di vista numerico, basti pensare che nell’anno 2005 su un totale di 108.764 iscritti ai Centri per l’Impiego in Basilicata, gli ultratrentenni erano pari a 66.724 unità (dati del rapporto Unioncamere 2005), sia dal punto di vista sociale, in quanto trattasi di persone non più giovani, molte volte espulse o addirittura mai entrate nel mondo del lavoro, è conseguentemente logico pensare che si è di fronte ad un provvedimento che non affronta assolutamente il problema. È piuttosto lo sforzo disperato di una politica esausta che annaspa per non cadere nel mare agitato da legittime richieste e proteste di quanti chiedono sicurezza per il futuro, in un’estate calda, ma solo di licenziamenti, aggrappandosi a questo misero espediente, pur di restare a galla. Una beffa! Se, invece, consideriamo che il Sindaco Vito Santarsiero ha speso con estrema facilità 900.000 euro per il bicentenario di Potenza città capoluogo. Se questo provvedimento rappresenta il biglietto da visita del cosiddetto “Patto con i giovani” tanto enfatizzato dal centro sinistra, in Basilicata ci saranno ancora molti anni di disoccupazione e di emigrazione. Necessitano provvedimenti più incisivi e più coraggiosi, che riescano finalmente a debellare il cancro della disoccupazione.

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