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“Non basta la consapevolezza femminile a fermare le mani maschili che violano la mente e il corpo delle donne. E’ indispensabile che assieme alle donne anche gli uomini, singolarmente e collettivamente, Istituzioni, strutture educative, forze dell’ordine, partiti politici, mass-media, tutti insieme assumano la responsabilità del cambiamento con contributi di riflessione e azioni, con proposte che toccano il piano della prevenzione e del diritto”.

Lo ha dichiarato la presidente dell’associazione ‘Telefono Donna Casa delle donne Ester Scardaccione’, Cinzia Marroccoli, presente alla conferenza stampa, insieme alla presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza, tenutasi questa mattina, presso la Sala Agri del Consiglio, per illustrare le iniziative organizzate in occasione della ‘giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. “La giornata di sabato 25 novembre – ha sottolineato la Marroccoli – non deve diventare una celebrazione, un evento vuoto. Saremo in piazza Prefettura per sensibilizzare uomini, donne, ma soprattutto ragazzi e ragazze su un bisogno essenziale: il riconoscimento della libertà e della dignità delle donne”. marroccoli_cinzia “Durante la manifestazione – ha detto la presidente di ‘Telefono Donna Casa delle donne Ester Scardaccione’ – porteremo all’attenzione dell’opinione pubblica tutto ciò che abbiamo prodotto in questi anni, e venderemo una tshirt con due slogan: ‘Viole, non violenza’ e ‘ Ogni violenza è un fallimento’. Un modo per accendere i riflettori “su un fenomeno che ha assunto negli ultimi tempi contorni allarmanti: secondo un rapporto ONU, presentato il 10 ottobre scorso, una donna su tre in tutto il mondo ha subito percosse, è stata costretta a rapporti sessuali non desiderati e ha subito violenza o abusi spesso da parte di un membro della sua stessa famiglia o di un conoscente”. “Un problema grave – ha sottolineato la Marroccoli – che a vari livelli riguarda tutti. Abbiamo chiesto il coinvolgimento della presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza, che ringraziamo per la sensiblità dimostrata, perché lei rappresenta tutti gli uomini e tutte le donne della Basilicata e perché è necessario far partire un messaggio di cambiamento politico, di presa d’atto ufficiale della gravità di un fenomeno”. Nel ricordare che la ‘Casa delle donne Ester Scardaccione’ offre ospitalità alle donne che subiscono violenza sessuale, fisica e psicologica, Marroccoli ha reso noto il numero telefonico dell’Associazione al quale è possibile rivolgersi per avere assistanza che è lo 0971/55551. E’ poi intervenuto il consulente legale dell’associazione, Cristiana Coviello, la quale ha tracciato in linea generale la situazione del fenomeno in Basilicata: “il sommerso nella nostra regione è preoccupante, la donna colpita da violenza non denuncia per paura, perché teme di essere giudicata, nella maggior parte dei casi vive l’abuso come una colpa”. Coviello ha poi parlato del pacchetto antiviolenza e anti-stalking, licenziata dal ministero alle Pari Opportunità, e attualmente all’easme del ministero della Famiglia, che ha recepito alcune importanti osservazioni formulate dall’associazione lucana ‘Telefono donna’. “La proposta – ha spiegato Coviello – prevede l’aumento delle pene per maltrattamenti in famiglia, portandole da 2 a 6 anni. Un dato questo che riconosce come il fenomeno della violenza non riguardi più esclusivamente la violenza sessuale, ma anche la violenza di un genere sull’altro. Per quanto riguarda la violenza sessuale la proposta innalza la pena minima e introduce nuove aggravanti al reato e nuovi diritti alla parte offesa e la possibilità di costituirsi parte civile dei centri antiviolenza”. “Una novità legislativa – ha concluso il consulente legale dell’’Associazione Telefono – donna’ è costituita dall’introduzione del realto di stalking, ovvero atti persecutori che trova riconoscimento nel codice penale”.

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