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Difesa, De Gregorio: con tagli a rischio 30mila volontari POTENZA – “I ripetuti tagli alla Difesa, in particolare alle risorse per i nuovi arruolamenti, rischiano di far tornare casa 30mila unità che non potranno essere stabilizzate. Si tratta, prevalentamente, di giovani meridionali, che sono stati arruolati come volontari in ferma breve e in ferma prefissata, molti dei quali sono stati impiegati in missioni di pace all'estero.

Trentamila giovani in meno mettono in discussioni le stesse missioni all’estero perchè si corre il rischio di andare incontro a un invecchiamento delle forze armate”. Lo ha affermato il senatore Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa del Senato e leader nazionale del movimento politico Italiani nel Mondo, nel corso della conferenza stampa che ha concluso la visita di una delegazione di senatori alle strutture della Difesa di Potenza. ”Secondo l’ipotesi di revisione del modello di Difesa, il modello a 190mila unità potrebbe essere ridotto, a causa dei tagli al bilancio del comparto operati con costanza da alcuni anni, a 160mila. Bisognerebbe quindi mettere in prepensionamento o riconvertire tra le 20 e le 30mila unità. Si tratta di criticità che potrebbero mettere le nostre forze armate nella condizione di non poter più rispondere ai compiti di istituto, mettendo a repentaglio anche le missioni di peacekeeping”. “L’esercito in Basilicata ha grande importanza storica e sociale: pertanto, difenderemo lil 91/mo battaglione "Lucania" con ogni mezzo, anche a costo di fare barricate. Respingo ogni ipotesi di riconversione della caserma "Lucania", a forte rischio perchè si sta studiando un sistema di riordino delle Forze armate, che andrà però a colpire in particolare le realtà addestrative, come nel caso di Potenza. Faremo il possibile – ha concluso De Gregorio – affinchè la Basilicata, un'isola felice per il comparto, non venga intaccata da questa riduzione di risorse”.

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