Una delegazione della Cna di Basilicata guidata dal Segretario Regionale Leo Montemurro ha incontrato sul finire della scorsa settimana l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Vincenzo Folino. Diverse le richieste avanzate dalla Cna nel corso dell’incontro, al quale erano presenti anche i due Presidenti Provinciali di Matera e Potenza Coretti e Aloisio: in primo luogo la rapida approvazione, con idonea dotazione finanziaria, del DDL “Nuovo testo Unico Artigianato”, il quale frutto di un anno di intenso e condiviso lavoro concertativo tra la struttura tecnica del Dipartimento AA.PP. , le Associazioni di categoria del comparto artigianale e l’Unioncamere di Basilicata, contiene molte azioni di estremo interesse per la categoria tra i quali gli interventi per l’associazionismo tra le imprese, la formazione con una rivisitazione normativa e legislativa della bottega-scuola, interventi per la promozione commerciale ed economica,la valorizzazione del ruolo delle Associazioni di categoria e dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico di qualità, per l’innovazione tecnologica e i servizi avanzati alle imprese. In materia di credito il responsabile regionale Mauro Luisi ha ribadito l’impossibilità, a detta della Cna, di addivenire in Basilicata alla realizzazione di un consorzio unico operante in base all’articolo 107 in quanto sia pure considerando l’intera massa delle operazioni garantite da tutti i Consorzi Fidi esistenti in Regione difficilmente sarà possibile raggiungere i limiti di garanzie prestate imposte dalla legge (50 milioni di euro inizialmente,75 milioni di euro, a regime); pertanto, è chiaro a tutti, che almeno in questa fase bisogna lavorate per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’articolo 106, avvalendosi delle strutture di credito esistenti, che alla luce delle numerose operazioni di fusioni ed aggregazioni realizzatesi recentemente sul territorio regionale, non sono più di 5; ciò non esclude che in prospettiva l’obiettivo dell’articolo 107 non sia raggiungibile con opportune azioni concertate nel medio-lungo periodo dalla Regione Basilicata. In merito alle operazioni di immediata attuazione il Segretario regionale Montemurro ha proposto, utilizzando eventuali residui finanziari a valere sulla programmazione 2000/2006, di stabilire per talune operazioni di investimento finanziate da Artigiancassa, quali ad esempio l’acquisto di immobili o di attrezzature, oltre al contributo in conto interessi, anche un contributo in conto capitale con una percentuale nell’ordine del 15/20%, così come già fatto nella vicina Regione Puglia, in modo tale che il reale beneficio per le imprese artigiane sia immediatamente escutibile e in aggiunta al contributo in c/interessi erogato in un'unica soluzione anticipate possa consentire una dotazione di liquidità per le aziende interessate non trascurabile e tale da poter essere utilizzato per consolidare patrimonialmente le stesse. E’ emersa anche la necessita di procedere ad uno studio approfondito sulla realtà artigianale regionale, considerato che l’ultimo studio degno di nota al riguardo è stato realizzato nel lontano 1986 dalla disciolta Arsa (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Artigianato): a tale scopo la Cna ha proposto all’Assessorato la realizzazione di uno studio, la cui prefattibilità è stata commissionata dalla stessa Cna alla Università di Basilicata ed alla società Comites di Milano, il cui fine nella prima fase è quello di realizzare una ricerca sulle 12.000 imprese artigiane operati nella Regione con un campione estremamente attendibile, ma in seconda battuta è quello di selezionare un numero di aziende, definite i “Campioni nascosti dell’artigianato”, in possesso dei “cromosomi ”indicanti una propensione alla crescita innovativa (tecnica,organizzativa e manageriale) e dimensionale, alle quali assicurare una serie di servizi innovativi in grado di accompagnarle nei loro processi di crescita. Tale progetto una volta verificata la sua efficienza potrebbe divenire una “buona pratica” replicabile e porrebbe la Basilicata in una posizione di avanguardia rispetto a come è possibile favorire l’evoluzione delle micro e piccole imprese verso sistemi aziendali di maggiori dimensioni. Da ultimo è stata segnalata la necessità che nell’ambito della riorganizzazione del Dipartimento Attività produttive venga istituito con opportuna dotazione di risorse sia professionali, valorizzando opportunamente quelle già esistenti, sia finanziarie un apposito “Ufficio Artigianato” al quale fare riferimento da parte delle Associazioni e con il quale proficuamente interloquire per la positiva risoluzione delle questioni più squisitamente tecniche per il comparto. Nel corso dell’incontro il Direttore Generale Freschi ha assicurato la massima collaborazione del Dipartimento per l’individuazione della soluzione migliore in merito alla questione credito, ricorrendo eventualmente anche a soluzioni innovative. Per le altre questioni ha assicurato l’Assessore Folino si procederà celermente convocando se necessario una nuova riunione tecnica tra tutte le parti interessate.

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