Impugnazione dell’art. 38 del decreto legge n. 133/2014, c.d. Sblocca Italia….Gentile Presidente del Consiglio regionale,
come lei saprà, il comma 554 della Legge di Stabilità 2015 interviene con una maldestra modifica dell’art. 38 del decreto legge 11 settembre 2014 n. 133 (“Sblocca Italia”), convertito nella legge 11 novembre 2014 n. 164, che non risolve, a nostro avviso, la lesione delle competenze esclusive delle Regioni di cui al Titolo V della Costituzione prima del rilascio delle autorizzazioni alla prospezione e del titolo concessorio unico di ricerca e coltivazione di idrocarburi.
Infatti, pur introducendo l’intesa con la Conferenza Unificata nella definizione del piano delle aree, con il riferimento alla procedura di cui all’art.1, comma 8-bis della legge n. 239/2004, come osservato giustamente dal costituzionalista Enzo Di Salvatore (Allegato n. 1), c’è la possibilità concreta che lo Stato imponga comunque la sua decisione sia sul piano delle aree che sui singoli progetti.
Si aggiunga poi che con una modifica peggiorativa al testo originario del comma 1-bis dell’art. 38 della legge n. 166/2014, il comma 554 delle Legge di Stabilità 2015 limita il potere di intervento della Regioni alle sole attività sulla terraferma, essendo il Piano di cui al detto comma così modificato solo ad esse riferito, escludendo così la necessità di una pianificazione e quindi di un’intesa per le attività offshore diffuse in gran parte delle nostre acque territoriali e che mettono a rischio l’ecosistema marino e le nostre coste, nonché le attività economiche del turismo e della pesca (vedi due testi a confronto nell’Allegato n. 2).
Come lei facilmente dedurrà, le modifiche introdotte con la Legge di Stabilità 2015 sono solo palliativi (con riferimento alla intesa con la Conferenza Unificata), se non veri e propri escamotage ingannevoli (l’esclusione delle attività a mare) tese a non risolvere, se non concepite solo per aggirare il problema di fondo di una reale capacità di intervento delle Regioni nel momento in cui si proceda alla pianificazione e alla progettazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.
Per gli altri aspetti relativi, tra l’altro alle valutazioni ambientali rimandiamo alla nostra precedente nota del 10 novembre scorso (Prot.DG325/14 – wwf), ricordando come l’impugnazione dell’art. 38 della legge n. 164/2014 debba essere fatta entro il termine massimo del 10 gennaio 2015.
Con i migliori saluti,Con i migliori saluti, Con i migliori saluti, Con i migliori saluti, Con i migliori saluti,Con i migliori saluti, Con i migliori saluti,
Donatella Bianchi
ItaliaPresidente WWF Italia
Andrea Carandini Presidente FAI
Cogliati Dezza Vittorio L. Legambiente nazionalePresidente
Andrea Purgatori
1Presidente Greenpeace Italia
Rosalba GiugniMarevivo vivo Franco Iseppi
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