“Il secondo Rapporto sulle estrazioni petrolifere in Basilicata redatto dall’Osservatorio Industria della Cgil di Basilicata ci consente di apprezzare quali riflessi ha prodotto sinora la presenza del petrolio in Basilicata ed anche cosa sarebbe successo se non ci fosse stata questa opportunità.
E’ giusto che sia proprio il sindacato a far riecheggiare a livello nazionale ed internazionale questo dibattito, convinti come siamo che dentro questa dialettica anche la comunità regionale potrà trovare le risposte ai tanti quesiti che la questione pone”.
E’ quanto ha dichiarato questa sera a Corleto Perticara il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, partecipando ad una manifestazione promossa dalla Cgil Basilicata nel corso della quale è stato presentato il secondo Rapporto sulle estrazioni petrolifere in Basilicata.
“Il nostro Pese – ha osservato De Filippo – non è ancora dotato di un solido Piano energetico nazionale ed anche la Strategia energetica nazionale è ancora un documento troppo provvisorio, compreso il richiamo al raddoppio delle fonti fossili. La nostra idea su tale previsione resta quella di un fermo e convinto no alla modifica del titolo quinto della Costituzione sui temi dell’energia. La storia di Scanzano – ha aggiunto il Presidente della Regione – dovrebbe ricordare al Governo che le popolazioni hanno il diritto di concorrere alle decisioni che riguardano l’utilizzo del soprassuolo, Per tale motivo la ricentralizzazione delle questioni energetiche sarebbe un grave errore. La Basilicata – ha concluso De Filippo – ha messo una parte del proprio destino al servizio del Paese. E’ giunto ora il momento che Sindacati, Regione, Governo e compagnie petrolifere insieme si ripieghino per garantire ai giovani lucani anche quelle occasioni occupazionali di alto livello che devono essere necessariamente collegate al trasferimento nella nostra regione di specifici settori industriali ad alto valore tecnologico e legati alle estrazioni petrolifere
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