PIANO CASA, LA GIUNTA LUCANA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE. Le norme, in armonia con l’Intesa siglata il primo aprile scorso da Governo e Regioni, sono il risultato della concertazione avvenuta con le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, i sindacati e gli ordini professionali. Riduzione dei consumi di energia, rispetto delle norme antisismiche, tutela dei centri storici e delle aree sotto tutela condizioneranno la premialità volumetrica.

La Giunta regionale, ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. La proposta di legge consente di aumentare la cubatura delle abitazioni nei casi in cui gli interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione di edifici perseguano gli obiettivi del miglioramento della qualità abitativa, della messa in sicurezza e del risparmio energetico.
In particolare, gli edifici residenziali esistenti, legittimamente realizzati e condonati, nonché gli edifici residenziali in fase di realizzazione, a tipologia monofamiliare isolata di superficie complessiva fino a 200 metri quadrati e a tipologia bifamiliare isolata di superficie complessiva fino a 400 metri quadrati, possono essere ampliati entro il limite massimo del 25 per cento. La riduzione del consumo energetico non potrà essere inferiore al 20 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio.
Quanto Agli interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente realizzato dopo il 1942, sono consentiti interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con aumento della superficie complessiva esistente fino al 40 per cento se si utilizzino anche tecniche di bioedilizia, pannelli fotovoltaici, e la dotazione di verde venga incrementata fino al 60 per cento.
In questi casi, la riduzione del consumo energetico non potrà essere inferiore al 30 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio.
I Comuni potranno ampliare o restringere l’ambito applicativo (zone urbane, patrimonio abitativo ante o post 1942, ecc…).
Gli interventi devono essere attuati nel pieno rispetto della vigente disciplina in materia di rapporto di lavoro, anche per gli aspetti previdenziali e assistenziali e di sicurezza nei cantieri.
La durata del Piano è di 24 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Il disegno di legge dovrà essere sottoposto all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
 

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