Sono stati approvati all’unanimità i Piani operativi annuali delle Comunità montane del Vulture (esercizi finanziari dal 2004 al 2008) e della Val Sarmento (esercizi finanziari dal 2005 al 2008) e la rimodulazione dei piani operativi annuali della Comunità montana della Camastra-Alto Sauro (dal 1995 al 2003), nel corso della seduta di Consiglio che si è svolta oggi.
L’impiego delle risorse è rivolto a misure migliorative per il contesto della vivibilità ambientale, allo sviluppo delle infrastrutture a favore delle zone rurali, alla riqualificazione dei centri urbani e all’acquisto di veicoli, macchinari ed attrezzature per la gestione associata di funzioni e servizi a scala intercomunale.
Nel corso del dibattito, il consigliere Michele Sonnessa (Pd), anche in qualità di commissario straordinario della Comunità montana del Vulture, ha sottolineato come per quell’area, dei 534 mila euro circa disponibili, il 75% è stato destinato ad opere infrastrutturali per la messa in sicurezza di strade interpoderali e il 26% a servizi, in particolare all’acquisto di moduli anticendi per azioni di protezione del patrimonio boschivo. Sonnessa ha, inoltre, rimarcato l’importanza di riorganizzare la governance locale, attraverso un meccanismo di autogoverno dei territori, come già dimostrato con i Pois e i Piot.
Da parte sua, il consigliere e commissario straordinario della Comunità montana della Camastra-Alto Sauro, Gerardo Ferretti (Pd) ha spiegato che i fondi disponibili per l’area saranno indirizzati per la valorizzazione delle filiere della produzione, come il finanziamento di un centro che diverrà presidio del 118 e il recupero di un’altra parte delle struttura per mettere in vetrina e in vendita alcune tipicità, oltre a servizi associati. Riguardo alla riforma della governance, Ferretti si è soffermato sull’importante riequilibrio tra il centro e la periferia e sulle perfomance straordinarie (di oltre il 98%) ottenute dai Piot . “Se saremo capaci di organizzare bene il territorio – ha aggiunto il consigliere – potremo migliorare ulteriormente le nostre performance”.
Nel suo intervento, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha spiegato come la discussione sulla riforma della governance andrebbe contestualizzata nel dibattito più ampio di revisione dello Statuto regionale. Inoltre, Lacorazza – parlando delle peculiarità del territorio provinciale, rappresentato da 6.000 chilometri quadrati, da piccoli comuni e da una bassa densità di popolazione – ha affermato come risulti difficile gestire le funzioni amministrative in un tale sistema, senza considerare un livello intermedio e ulteriore rispetto ad una articolazione di funzioni e poteri, ripartite solo tra Comuni, Provincia e Regioni. “Si potrebbe mettere a rischio un governo ottimale del territorio. La discussione sulla riforma della governance deve tener conto, in un quadro di tagli ai trasferimenti statali – ha aggiunto il presidente – soprattutto della efficienza e della qualità della macchina amministrativa, che potrebbero essere garantite concretamente alla luce della riforma stessa. Tuttavia, il confronto è aperto e noi proveremo ad offrire il nostro contributo al dibattito che si è avviato in seguito all’approvazione della legge finanziaria da parte della Regione Basilicata”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.