E’ lampante che la situazione degli immobili rurali rappresenta una realtà del tutto peculiare che non può essere assimilata a quella degli immobili urbani tanto sotto un profilo strategico, ossia la necessità di sostenere l’economia del settore primario, che per quel che riguarda i servizi di cui detti immobili fruiscono.

La necessità di riconsiderare l’applicazione dell’Imu a questo comparto è nei fatti”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a margine della Conferenza delle Regioni che ha discusso l’argomento.

La posizione espressa dalla Conferenza e sostenuta da presidente lucano Vito De Filippo, evidenzia la necessità di esentare dal pagamento dell’imposta i fabbricati rurali ad uso strumentale, o quantomeno di valutare una consistente riduzione degli oneri attualmente previsti in relazione ai medesimi, con particolare riferimento a quelli dislocati in aree svantaggiate e di rivedere il meccanismo di calcolo relativo ai terreni condotti dagli agricoltori in modo da mantenere i principi che sino ad oggi hanno determinato l’applicazione di regole fiscali appropriate alle specificità del settore agricolo. Le Regioni chiedono anche l’immediata apertura di un tavolo di confronto con le Regioni volto ad individuare criteri alternativi di applicazione dell’Imu che consentano di salvaguardare gli obiettivi del decreto “Salva Italia” senza per questo pregiudicare la sussistenza del settore agricolo italiano.

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