“Il fatto che la Basilicata sia unanimemente riconosciuta come la “Regione miracolo” per la spesa dei fondi Ue mi dà la possibilità di indicare quali e dove sono i problemi del mancato funzionamento dei meccanismi di spesa che non sono nè tutti nè in maggior parte da addebitare alle Regioni come ha fatto il ministro Tremonti che dovrebbe guardare di più alle strutture ministeriali”. Il governatore Lucano Vito De Filippo va al contrattacco rispetto alla polemica nata con l’accusa di “cialtroneria” lanciata alle Regioni del Sud dal ministro dell’Economia. E punta il dito verso Roma.

“La responsabilità – spiega – è a ben vedere del Governo ed è doppia: non l’ha esercitata politicamente e siede nei comitati di sorveglianza sulla gestione dei fondi. E questo, va precisato, nell’arco di molti anni in cui lo stesso Ministro Tremonti aveva responsabilità di governo mentre pare accorgersi del problema solo ora. E se ne accorge in un momento in cui il problema è per certi aspetti minore: i programmi sono sempre partiti in modo più lento per evidenziare una capacità di spesa più marcata nell’ultimo periodo della programmazione.

“Tuttavia – spiega De Filippo – il problema c’è ma anche in questo bisogna capirne i motivi: il ritardo è determinato anche dall’assenza dei Fas (sia come fondi di sponda che come cofinanziamenti di interventi). E la responsabilità è ancora una volta centrale. Quanto, invece, ai Fondi strutturali europei può essere indicata addirittura come responsabilità la scelta di non aver speso pur di spendere. E la relazione della Commissione UE dice, nero su bianco, che il mancato successo per l’impiego di questi fondi dipende dall’assenza di politiche nazionali per lo sviluppo. Responsabilità, ancora una volta, ch enon è assolutamente in capo alle Regioni, del Sud come del Nord”.

Ma per il presidente De Filippo, al male potrebbe seguire addirittura il peggio. “Il patto di stabilità che non esclude il cofinaziamento nazionale dei programmi di spesa europei – denuncia – blocca e bloccherà definitivamente la spesa della quota comunitaria. Non si spenderà, non si realizzerà, non si apriranno i cantieri, non si darà lavoro alle imprese e ai lavoratori e, ancora una volta, le Regioni saranno impotenti rispetto a quelle che sono scelte centrali. Una situazione che vede le Regioni subire i vincoli del Governo centrale e, ultimamente, sopportarne anche le offese”.

 

ALLEGATI: INDICI DI SPESA FONDI UE DELLA BASILICATA

Ecco i principali dati relativi all’impiego di fondi Ue da parte della Regione Basilicata         FESR  2007-2013

Il Programma Po Fesr Basilicata è partito nel 2007 e l’utilizzo può essere così sintetizzato:

programmazione del 50 per cento dei fondi pari a 420 ml euro (su 752 ml euro);

impegno di circa il 24 per cento; spesa di più del 15 per cento.

In termini assoluti la spesa complessiva è stata di 110ml euro, oltre il tetto utile ad evitare il disimpegno automatico (102 ml euro).

La Basilicata è una regione in phasing out e pertanto, rispetto alle altre regioni del Sud, vi è un tetto di spesa più alto da rispettare e l’ha fatto. Il ministro dell’Economia Tremonti dice che se i livelli rimarranno tali non riusciremo ad utilizzare tutti i fondi: per noi non è così visto che per quest’anno il tetto di 112ml di spesa è stato già raggiunto e addirittura superato con 117 ml euroal monitoraggio del 30 aprile 2010.

Por 2000 2006:

La spesa rendicontata delle operazioni afferenti il Por 2000-2006 si chiude il 30 settembre 2010.

La regione Basilicata ha raggiunto i seguenti livelli di performance:

Fesr (124 per cento, quindi in largo livello di overbooking; fse 101 per  cento e feoga 101 per cento in overbooking). Pertanto non non

restituisce nulla.

Nel 2004 la Regione Basilicata ha ottenuto la premialità con un incremento delle risorse pubbliche, pari a 437,5 milioni di euro

assegnate al P.O.R. 2000-2006.  L’incremento della dotazione finanziaria ha comportato uno sforzo programmatico e gestionale aggiuntivo a carico dell’Amministrazione regionale così suddiviso per fondo:

+190,7 Meuro sul FESR (+28%); + 84,2 Meuro sul FEOGA (+28%) e + 163Meuro sul FSE (+58%).

Risorse liberate:

Vi sono poi altri fondi stanziati dall’Unione Europea, le cosiddette risorse liberate o aggiuntive.

Tali risorse possono essere riprogrammate con l’inserimento di progetti coerenti con altre tipologie di fondi. La Regione Basilicata ha liberato più di 350 ml euro e ne ha investito circa 268 ml euro : entro settembre 2010 saranno conclusi gli impegni e giuridicamente vincolati entro dicembre 2010.

 

ASSI Dotazione finanziaria 2007-2013

Spesa effettuata al 30/04/2010 (1)

Previsione di spesa al 31.12.2010 (1)

Target di spesa al 31-12-2011(2)        A                            B                     C                      D

Asse 1 – Accessibilità                          115.699.933          28.182.027      29.240.937       43.472.278

Asse 2 – Società della conoscenza        87.769.933           20.561.771      20.805.001       30.930.637

Asse 3 – Competitività produttiva         79.291.183           13.090.002      18.795.197       27.942.676

Asse 4 – Val.dei beni cult. e nat.           81.784.933            8.356.629       19.386.316       28.821.488

Asse 5 – Sistemi urbani                       74.303.683                   –                15.868.557       23.591.663

Asse 6 – Inclusione sociale                  97.744.933             10.353.116      23.169.477      34.445.885

Asse 7 – Energia e svil, sosenibile      185.524.933             32.837.996      43.976.864      65.380.069

Asse 8 – Gov.e Assistenza Tecnica     30.066.842              4.014.825         7.127.050      10.595.731

Totale complessivo                           752.186.373          117.396.365     178.298.397     265.074.869

 

 

 

 

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