Sarà Venosa la sede dell’Enoteca regionale.

Entro ottobre, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale dello Statuto e del regolamento dell’enoteca e a seguito dell’affidamento a un Commissario ad acta designato tra i dirigenti del Dipartimento Agricoltura, si provvederà a costituire l’assemblea che darà vita agli organi di gestione della struttura consortile deputata ad assumere la funzione giuridica di direzione dell’ente. L’Enoteca regionale si doterà di due articolazioni provinciali, una delle quali è già prossima ad entrare in funzione a Matera per iniziativa di quella Amministrazione provinciale e l’altra di cui si farà carico la Provincia di Potenza. L’Enoteca, inoltre, si caratterizzerà per una sua capacità di operare in rete con tutte le altre enoteche regionali, potendo così accedere alle risorse previste dal Fondo nazionale, per altro già prenotate per la quota ad essa spettante, dalla Regione Basilicata.

Si tratta delle conclusioni di una fitta e partecipata assemblea di operatori vitivinicoli, di rappresentanti dei Consorzi di tutela, di amministratori locali (erano presenti il sindaco di Rionero Placido, di Lavello Annale, gli amministratori di Barile Murano, di Banzi Massaro, di Venosa D’Urso e di Genzano Rinaldi), del presidente dei Sommelier D’Angelo, hanno partecipato all’incontro e dato il loro contributo gli assessori provinciali all’Agricoltura di Matera e Potenza, Dalessandro e Figliuolo, i responsabili dei tre Consorzi di tutela del Vulture (Laluce), del Materano (Dragone) e della Val d’Agri (Pisani); hanno parimenti partecipato all’incontro e offerto le loro valutazioni i responsabili delle Organizzazioni professionali di categoria Brillante (Coldiretti), Di Stefano (Cia), Graziadei (Confagricoltura) e Minichino della Copagri.
Da tutti è venuto un invito a far presto, concordando con le proposte avanzate dall’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti. Gli interventi del consigliere regionale Gaetano Fierro e del presidente della III Commissione consiliare, Francesco Mollica, sono valsi a definire singoli aspetti di procedura e di merito in ordine alle modalità di avvio dell’Enoteca regionale, al loro spettro di azione e alla loro funzione irradiante rispetto all’intero territorio regionale.
Di particolare interesse l’intervento del direttore generale dell’Apt, Giampiero Perri, il quale ha rimarcato l’esigenza di trovare sempre più coerentemente un raccordo nell’impiego mirato delle risorse impegnate per la promozione turistica, risorse che devono sostenere la capacità di assemblare interessi collegati alle tipicità ambientali, gastronomiche, territoriali come leva per coinvolgere e promuovere i valori complessivi e attrattivi della Basilicata.
 

L’assessore Viti, concludendo i lavori, ha sostenuto che l’Enoteca regionale nascerà utilizzando la natura del Consorzio, dando rilievo al protagonismo delle strutture associative e produttive, attivando il più fitto coordinamento tra Regione, Apt, le due Camere di Commercio e le due Province di Matera e Potenza.
Ha delineato le tre aree sulle quali le risorse di agricoltura e turismo convergeranno al fine di massimizzare gli effetti dell’attività di promozione: le terre del pane, dell’olio e del vino; la montagna e i sentieri della transumanza (a partire dalle risorse del latte e della carne); la Fiere della qualità con riferimento ai prodotti tipici e di eccellenza e alle bio-diversità.
Si tratta di dare – ha concluso Viti – un carattere innovativo e un metodo di concertazione e di integrazione a un progetto di promozione del territorio che veda l’agricoltura al centro delle grandi scelte come settore trasversale in grado di dare forma e forza al valore primario che le produzioni agricole e la fatica degli operatori hanno saputo conseguire e difendere pur nelle gravi difficoltà che conosciamo.
 

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