Un nuovo modello di gestione operativa delle Comunità Locali. E’ questo l’oggetto di un protocollo d’intesa siglato questa mattina tra l’Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani) e la Regione Basilicata.
Il documento, sottoscritto dal presidente nazionale dell’Uncem Enrico Borghi e dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, prevede la promozione di iniziative per il sostegno dello sviluppo economico produttivo di aree marginali, attraverso l’utilizzo e il miglioramento dei meccanismi di gestione forestale e dei servizi di manutenzione del territorio. E’ inoltre stabilita l’attuazione di un progetto pilota che, in linea con il Protocollo di Kyoto, avvia la certificazione volontaria dei progetti di rimozione di C02, attraverso l’aumento delle riserve regionali di carbonio biologico. Nel Protocollo sono inoltre previste: Attività di accompagnamento dello sviluppo locale delle aree montane, la “messa a valore” delle risorse ambientali, sociali e culturali disponibili (energie rinnovabili, gestione dei boschi, pascolo, prodotti locali tipici, etc) e un sistema per la registrazione dei crediti di carbonio da gestione forestale.
“Il Protocollo siglato questa mattina con l’Uncem – ha commentato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo – è frutto di una lungimirante relazione attraverso la quale abbiamo messo a punto strumenti efficaci per il governo del territorio. La nostra iniziativa – ha detto ancora il Presidente – assume un particolare rilievo se si considera che a livello nazionale assistiamo al progressivo definanziamento delle Comunità Montane. Con questo protocollo l’Uncem diventa un referente associativo importante per l’attuazione del sistema di sette Comunità Locali che abbiamo previsto per conservare e rafforzare l’esperienza delle Comunità Montane. In una regione orograficamente difficile come la Basilicata – ha osservato ancora De Filippo – le Comunità Locali contribuiranno a rafforzare il rapporto tra centro e periferia, svolgendo in ogni realtà una serie di attività sussidiarie per la messa a punto di importanti politiche territoriali. Anche in questa occasione la Basilicata conferma la sua missione di regione laboratorio. Siamo infatti tra le prime regioni in Italia ad avviare con l’Uncem la sperimentazione dei cosiddetti Crediti di Carbonio. Nella forestazione abbiamo attuato politiche lungimiranti – ha detto in conclusione De Filippo. Abbiamo sempre cercato di ottimizzare le esigenze di difesa dei livelli occupazionali con la necessità di attuare i programmi delle Comunità Montane. Con le Comunità Locali queste nostre politiche potranno essere sicuramente implementate, anche attraverso la promozione di importanti alleanze con tutti gli istituti privati vocati alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali”.
“La Basilicata è la prima regione che ha risposto concretamente alla nostra proposta di portare fuori dalle logiche assistenzialiste i territori montani, il primo esempio di reale applicazione dei principi legati alla green economy e contenuti nel Manifesto per lo sviluppo della Montagna che l’Uncem sta promuovendo – ha detto il Presidente dell’Uncem Enrico Borghi. Con il Protocollo siglato oggi il patrimonio boschivo della regione diventa elemento di contabilità economica oltre che ambientale, per il raggiungimento di tre obiettivi: lo stoccaggio della Co2, per la riduzione dei gas serra, le azioni connesse all’utilizzo della biomassa forestale e la valorizzazione del patrimonio boschivo per l’impiego nell’industria del legno, come già avviato dall’Uncem attraverso la recente intesa siglata con Federlegno-Arredo e Unicredit. Il modello delle Comunità locali, che insieme all’Uncem e alla Regione porterà avanti la governance di questi processi, rappresenta la soluzione per attività che i piccoli Comuni, da soli, non sarebbero in grado di svolgere. Un modello da esportare e imitare. Mentre Roma dibatte – ha concluso Borghi riferendosi al caldo dibattito sulle Comunità montane nella Carta delle Autonomie – il territorio dà il buon esempio
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