Un gruppo di lavoro tecnico-politico, finalizzato alla definizione del Piano di organizzazione della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa, è stato istituito dalla giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio.
 

Il gruppo – composto da rappresentanti della Regione, delle Province di Potenza e di Matera, dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anci, Anci-Piccoli Comuni e sindacati – ha come compiti prioritari:programmare in maniera integrata dell’offerta formativa del sistema educativo sul territorio (in applicazione del decreto legislativo n.112/99);

garantire i livelli essenziali delle prestazioni nel rispetto dei principi di autonomia delle istituzioni scolastiche;

distribuire le risorse umane e materiali utili per la programmazione della rete scolastica mediante un dimensionamento ottimale;

affrontare gli aspetti organizzativi logistici e di gestione degli organici conseguenti alla riarticolazione delle istituzioni scolastiche.

L’assessore Autilio ha sottolineato che nel corso dell’incontro di fine luglio tra Regione, Province, Direzione Scolastica e sindacati, è stato concordato di mettere a punto una strategia ed uno schema di discussione per approntare la programmazione del dimensionamento della rete scolastica regionale ed aprire un confronto con il Governo sul problema della scuola in Basilicata in relazione alla riduzione delle risorse ed alla modalità dei “tagli” che hanno lacerato il tessuto scolastico lucano. Occorre pervenire – ha detto Autilio – ad una programmazione della distribuzione e dimensionamento ottimale della rete scolastica territoriale e dell’offerta formativa, contemperando l’esigenza di contenimento e razionalizzazione della spesa nazionale per il sistema scolastico con l’obiettivo di migliorare sia la qualità del servizio d’istruzione che l’efficienza e l’efficacia della stessa. Il gruppo di lavoro pertanto – conclude l’assessore – è una risposta ai rischi segnalati da Comuni e sindacati in questo avvio di nuovo anno scolastico che vogliamo superare o quanto meno ridurre attraverso la definizione, con la concertazione sociale e del sistema delle autonomie locali, di un piano regionale ed autonomo di organizzazione della rete scolastica.
 

Loading