Nel corso della seduta congiunta della VI e VII commissione della Provincia di Potenza, che si è svolta questa mattina, si è discusso sulla vicenda del termovalorizzatore Fenice, dando così seguito all’ordine del giorno approvato nell’assise provinciale dello scorso 5 ottobre, che prevedeva “l’istituzione di gruppi di lavoro permanenti all’interno delle commissioni consiliari per seguire costantemente le attività poste in essere dagli Enti competenti in materia e dalla commissione di inchiesta istituita dal Consiglio regionale”.

Alla seduta hanno partecipato il presidente Piero Lacorazza, il vicepresidente e assessore all’Ambiente Massimo Macchia, il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco, i capigruppo consiliari e il dirigente dell’Ufficio Ambiente dell’Ente Antonio Santoro, il quale ha illustrato le motivazioni alla base dell’atto di diffida e contestuale sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto di San Nicola di Melfi.

I presidenti delle due commissioni Angela Latorraca e Severino Notarfrancesco, riportando quanto espresso dagli intervenuti, hanno manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dal dirigente Santoro e dagli uffici e hanno sottolineato come le commissioni stesse continueranno a lavorare e a tenere alta l’attenzione sul problema.

La commissione, i presidenti Lacorazza e Sacco e il vicepresidente Macchia hanno, inoltre, rimarcato la necessità di rafforzare la cooperazione istituzionale, di attivare collaborazioni con istituti di rilevanza nazionale, come ad esempio l’Ispra, nei processi che riguardano le questioni ambientali e di inquadrare la vicenda Fenice in un nuovo contesto, che tenga conto della presenza sul territorio di importanti insediamenti produttivi atti a creare lavoro, ma nel pieno e rigoroso rispetto dell’ambiente e dei cittadini.

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