CONSIGLIO MONOTEMATICO SU LAVORO E SICUREZZA
Un accordo tra enti per gestire congiuntamente risorse umane da destinare alla sorveglianza e alla formazione, incentivi e agevolazioni negli appalti per le imprese che investono sulla sicurezza, miglioramento della viabilità soprattutto verso le aree industriali, istituzione di un numero verde destinato a chi denunci carenze sui luoghi di lavoro, creazione di un tavolo di coordinamento.
Sono alcune delle proposte emerse nel corso del Consiglio provinciale monotematico su “Lavoro e sicurezza” che si è svolto oggi, allargato ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil (Nicola Allegretti, Nino Falotico e Michele Delicio), al direttore dell’Unità operativa di Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro e al dirigente dell’Unità operativa Protezione e impiantistica nei luoghi di lavoro dell’Asl due di Potenza, rispettivamente Michele Via e Salvatore Romanelli.
“Verificheremo la praticabilità di queste proposte. Credo che per affrontare un tema tanto complicato – spiega il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello – sia necessario mettere a sistema le iniziative e le risorse umane, promuovendo un lavoro coordinato tra diversi enti e istituzioni”. Proprio sulla istituzione immediata di un tavolo di coordinamento sulla sicurezza, previsto nella legge 626 del 1994, hanno puntato l’accento sia il segretario Falotico sia il consigliere Vincenzo Giuliano (Udc). Il primo ha anche sottolineato la questione della “carenza di organico negli ispettorati del lavoro che deve essere colmata al più presto per ottenere qualche risultato concreto”.
Posizione condivisa dal segretario Delicio, per cui “il problema della sicurezza va legato allo sfruttamento dei lavoratori, alla catena di appalti e subappalti, al lavoro nero e alla precarietà”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il dottor Via, “convinto che sia necessario investire sulle risorse umane e promuovere un adeguato coordinamento tra le diverse figure professionali”. D’altra parte, i numeri degli incidenti sul lavoro hanno tutto l’aspetto di un bollettino di guerra, come si evince dalle relazioni dei consiglieri. In particolare, da quelle dei tre proponenti l’istituzione di una seduta a hoc sul tema, Raffaele Soave (Pdci), Giuseppe Scelzo (Prc) e Carmine Rossi (Verdi). “Affermiamo che la dignità delle persone vada messa al primo posto. Nel 2005 in Basilicata si sono registrati 6.878 casi di infortunio sul lavoro. Crediamo siano necessarie delle clausole più rigide contro subappalti, intermediazioni e assunzioni non per merito”.
Per il consigliere Nunzio Distefano (Pd), “la Provincia di Potenza dovrebbe rescindere subito il contratto con quelle imprese dove si registrano gravi violazioni relative alla sicurezza e considerare incentivi a quelle che, invece, rispettano le leggi in questo settore”. Sulla prima questione si è trovato d’accordo l’assessore alle Politiche del lavoro Alfonso Salvatore, che ha anche proposto di “monitorare le aziende che effettuano ribassi considerevoli, prevedendo delle ispezioni mirate”. Un organo provinciale di verifica e supporto per le ispezioni nei cantieri, alfine di incidere maggiormente sulla prevenzione, è l’idea del consigliere Nicola Manfredelli (Lucania Viva).
Prevenzione che passa anche da un’adeguata formazione, come evidenziato dal segretario Allegretti secondo cui “su questo fronte bisogna lavorare all’unisono con le associazioni dei datori di lavoro e spingere sulla Regione, che ha le maggiori competenze in materia, perché si muova in fretta ad affrontare questo problema”. Il concetto di formazione nelle scuole è stato il leitmotiv dell’intervento dell’ingegnere Romanelli, che ha proposto l’inserimento della sicurezza come materia curriculare negli istituti tecnici e in alcune facoltà universitarie.
Ad avvio di seduta – prima del minuto di raccoglimento, proposto dall’Ufficio di Presidenza, in onore alle morti bianche dell’ultimo periodo – è stata posta una pregiudiziale dai consiglieri Giuseppe Schettino (Fi) e Gianni Rosa (An) che hanno abbandonato l’aula in quanto non erano stati invitati i sindacati dell’Ugl (fax inviato in ritardo) e della Cisal
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