rifiuti_cassonetti_a Piano rifiuti e Centro Servizi Territoriali nella Conferenza delle Autonomie Più di 50 soggetti, tra amministratori, presidenti delle comunità montane e rappresentanti delle associazioni, hanno preso parte, ieri mattina, presso la Biblioteca Provinciale del capoluogo, alla Conferenza delle Autonomie Locali e Funzionali, istituita dall’Amministrazione nel giugno 2005 per favorire la massima partecipazione del territorio alle scelte fondamentali del Governo Provinciale. Dopo l’introduzione del vice presidente dell’Anci, Nicola Valluzzi, che ha insistito sull’importanza del nuovo sistema democratico dal basso inaugurato dalla Conferenza, la discussione è entrata nel vivo con due temi di stringente attualità: da un lato lo stato di avanzamento del Centro Servizi Territoriali (CST) di Potenza, una struttura sovra-comunale nata nel 2005 per garantire la massima copertura territoriale dei servizi innovativi erogati on line, dall’altro il Piano provinciale di organizzazione della gestione dei rifiuti. Riguardo al primo punto, è emersa l’urgenza di formalizzare la costituzione del CST (al momento un’associazione semplice), di cui la Provincia è ente capofila, con l’adesione da parte dei comuni e delle comunità montane, per non perdere la possibilità di partecipare a due importanti bandi nazionali ( per una valore di oltre 73 milioni di euro). Il progetto ha ricevuto apprezzamenti da tutti gli amministratori, alcuni dei quali hanno però sostenuto la necessità di conoscerne i costi nel dettaglio. Costi impossibili da prevedere prima di aver verificato il numero delle adesioni. Sull’argomento sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere provinciale, Vincenzo Giuliano, e il presidente della Comunità montana Alto Bradano, Antonio Anatrone. Entrambi hanno sottolineato l’esigenza di sostenere il progetto CST fino in fondo e di procedere di pari passo nella gestione associata dei servizi, per garantire una razionalizzazione delle risorse umane e il conseguente abbattimento dei costi. Il Presidente della Provincia ha rafforzato il concetto, presentando il CST come una leva in più per organizzare una maggiore e migliore quantità di servizi. La seconda parte della conferenza è stata interamente dedicata alla proposta di modifica ed integrazione della sezione ''rifiuti speciali” del Piano provinciale di organizzazione della gestione dei rifiuti che sarà adottato nel prossimo Consiglio Provinciale. La proposta, a quanto dichiarato dall’assessore provinciale all’Ambiente, Domenico Iacobuzio, mira ad una riduzione della quantità e pericolosità di questi rifiuti e punta sulle attività di recupero e smaltimento degli stessi, attraverso l'individuazione di impianti vicini ai luoghi di produzione. Durante il dibattito sul tema alcuni sindaci hanno chiesto il differimento dell’adozione del piano per approfondirne i contenuti. La richiesta non è stata accolta, per la necessità di accorciare i tempi, evidenziata da molti sindaci presenti, e perchè l’illustrazione del piano alle comunità interessate è già avvenuta con la Conferenza di servizio dello scorso 18 aprile. “L’adozione del piano, inoltre – ha aggiunto Iacobuzio – è il presupposto indispensabile perché si possa attivare la fase di concertazione sul territorio finalizzata ad accogliere modifiche, proposte e istanze da parte delle comunità”. A tal fine l’assessorato all’Ambiente ha messo a disposizione degli amministratori gli uffici competenti. Un segnale concreto di coinvolgimento per “un’Amministrazione che – ha sottolineato il presidente Altobello – vuole fare della Conferenza delle Autonomie Locali e Funzionali un luogo di partecipazione democratica e non un semplice organismo consultivo”. In tale ottica la prossima Conferenza, prevista per fine mese, sarà focalizzata su argomenti molto attuali, quali l’intesa con Poste Italiane, il bando per l’impiantistica sportiva nei centri minori, che prevede un fondo di rotazione triennale di 500.000 euro all’anno, il processo di costituzione di un servizio associato di uffici stampa nell’ambito del nuovo Piano di Comunicazione dell’Ente e le ipotesi di lavoro inerenti al programma del senisese per le royalties dell’acqua.

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