Conferenza Stampa della Cdl sul Piano Strutturale “Il Piano Strutturale Provinciale (PSP) è l’ultima opportunità che la Provincia di Potenza ha per riappropriarsi del proprio ruolo e passare dall’assistenzialismo centralizzato delle politiche messe in atto allo sviluppo autopropulsivo del territorio”. Con questo messaggio si è conclusa, questa mattina, nella sede di Forza Italia del Consiglio Provinciale, la conferenza stampa convocata dai gruppi di minoranza alla Provincia per discutere del PSP. Un piano, il cui documento d’indirizzo, secondo Giuseppe Schettino, capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale, non recependo le istanze del territorio e non avviando un ampio confronto sugli aspetti della programmazione strategica, delegittima il ruolo della Provincia, quale ente intermedio tra la Regione e i Comuni. Pur dando atto all’Amministrazione di aver realizzato nel documento un nutrito elenco delle deficienze che caratterizzano il territorio, il consigliere Vincenzo Giuliano (Udc) ha giudicato incomprensibile l’assenza di fattori di sviluppo economico ( petrolio, acqua, gas naturale e presenza della Fiat auto a Melfi, etc.) da valorizzare in riferimento alla qualità dello sviluppo del nostro territorio. Il capogruppo dell’Udc in consiglio provinciale ha, inoltre, messo in evidenza la necessità di mettere in campo politiche di innovazione e cambiamento, migliorando, ad esempio, la viabilità minore ed interna, richiamando la valenza dei collegamenti marittimi e, ancora, avviando una nuova politica dei collegamenti veloci, attivando una politica aeronautica che porti alla realizzazione di un aeroporto nel nostro territorio. Oltre a ciò, la Provincia deve farsi carico, secondo il consigliere Romano Cupparo (Fi), della difesa delle singole comunità, intervenendo ad esempio per sollecitare la Regione ad utilizzare i 35 milioni di euro dell’accordo quadro della gestione delle acque, a favore soprattutto dell’area sud della Basilicata. Il consigliere Nicola Manfredelli (Lucania Viva) ha, invece, messo l’accento sul ritardo che continua a caratterizzare la predisposizione del PSP, nonostante i tre incarichi conferiti a questo scopo nell’ambito di una convenzione stipulata con l’Università di Basilicata. Se la Provincia vuole uscire dal guado, in pratica, è lo stimolo proveniente dai consiglieri provinciali di minoranza, deve fare del Piano Strutturale un alto momento di concertazione, modificando i protocolli con la Regione, per definire con chiarezza il proprio ruolo e le proprie funzioni, anche in riferimento alla programmazione 2007-2013.

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