Legambiente, Wwf e Greenpeace chiedono ai membri della Commissione Ambiente della Camera dei deputati di decidere per l’abrogazione dell’art. 38 del decreto legge Sblocca Italia n. 133/2014. Gli ambientalisti osservano che,    

nonostante le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Summit ONU sul cambiamento climatico del 23 settembre sulla necessità di impegni precisi per tenere sotto controllo la febbre del Pianeta, l’Italia stenta a definire una roadmap per la decarbonizzazione. L’accelerazione indiscriminata impressa dal Governo mette a rischio la Basilicata che è interessata in terra ferma da 18 istanze di permessi di ricerca, 11 permessi di ricerca e 20 concessioni di coltivazione di idrocarburi per circa i 3/4 del territorio. Il Premier Renzi continua invece ad insistere e a far immaginare un futuro radioso e petrolifero per questa terra. Arriva tardi per la favola della sera. Ci avevano già pensato in tanti venti anni fa, da destra e da sinistra, ad affannarsi a spiegare al popolo lucano come l’opzione petrolifera era l’ultima opportunità di crescita e di sviluppo per la regione. La storia – come ampiamente prevedibile e previsto – è andata in un’altra direzione, con i dati macro e microeconomici e tutti gli indicatori demografici che in Basilicata ed in particolare in Val d’Agri ci restituiscono una fotografia di una regione che non ha tratto alcun beneficio economico e sociale dall’avventura petrolifera. La Legambiente è contraria e rimane contraria a nuove ipotesi di estrazioni di idrocarburi anche di fronte a promesse mirabolanti su aumenti delle royalties e nuovi miracoli economici per la Basilicata.

Il petrolio sarà il tema centrale della conferenza che Legambiente, Greenpeace e WWF organizzeranno il 15 ottobre a Roma presso la sala stampa della Camera dei Deputati e alla quale parteciperà anche il Movimento No trivelle. Iniziative sul tema saranno rilanciate tra il 17 e il 30 ottobre anche nei territori a rischio trivelle come Siracusa, POTENZA, Pescara e Bari. Non mancheranno sit-in in tutta Italia a partire dall’appuntamento romano del 15 e 16 ottobre, a Piazza Montecitorio per due giorni di presidio con comitati e cittadini per ricordare che le vere risorse strategiche dell’Italia sono il nostro sistema agro-ambientale, il turismo, le rinnovabili diffuse, le filiere del riciclo e del riutilizzo. Al momento hanno aderito al presidio oltre 50 sigle locali e nazionali come No trivelle, Forum Acqua e Forum Salviamo il Paesaggio.

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