“Di Stazioni Radio Base sul territorio lucano ce ne sono, e pure ingombranti, ma il servizio reso ai cittadini in termini di copertura del segnale di telefonia mobile è ancora largamente insufficiente”: è questo il motivo     

per cui l’assessore alle Infrastrutture Aldo Berlinguer ha scritto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), e al Ministero per lo Sviluppo economico (Mise), chiedendo che venga migliorata la connessione alle reti telefoniche fissa e mobile degli operatori H3G, Telecom, Vodafone e Wind. Con questa lettera, l’assessore fa partire la campagna Diamo un Segnale, volta appunto a far sì che i cellulari funzionino in qualsiasi punto della regione.

La campagna richiede la partecipazione attiva dei cittadini: sul portale www.regione.basilicata.it, nella home page, sarà possibile da oggi trovare l’apposito spazio Diamo un Segnale. Cliccandovi, si potranno leggere le motivazioni dell’iniziativa, il testo della lettera e vi si troverà anche la mail dell’Urp del Ministero per lo Sviluppo economico: a quell’indirizzo di posta elettronica i cittadini potranno scrivere e denunciare i disagi vissuti, spiegando in quali punti del territorio non vi è copertura del segnale. Più sarà alta la partecipazione popolare, più avrà forza la campagna.

“La mia preoccupazione – spiega l’assessore – riguarda tutti i cittadini, ma in particolar modo chi vive nelle zone rurali, spesso piccoli agglomerati di case, là dove l’isolamento diventa ancora più forte. In questi casi i cittadini, soprattutto i più anziani, vivono ancor più emarginati. E così anche chi, magari a causa di un guasto al motore o di un incidente, può trovarsi nelle strade lucane del tutto isolato, senza poter neppure chiedere aiuto”.

L’assessore Berlinguer si rivolge all’autorità del settore perché intimi agli operatori telefonici di provvedere al più presto.

“In fondo – conclude Berlinguer – chiedo solo che sia garantito il normale funzionamento della rete di telefonia mobile, quello che le società dovrebbero garantire a tutti i cittadini. Perché, ancora una volta, non ci siano cittadini di serie A e di serie B”.

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