La sceneggiata di Folino: un vecchio volpone che vuole salvare la sua carriera. Petrolio, Il M5S sniderà le ambiguità e le false opposizioni e non consentirà più a nessuno di fare il doppio gioco    

 

L’estrazione del petrolio devasta l’ambiente e danneggia la salute dei cittadini provocando tumori e altre malattie. L’estrazione del petrolio distrugge l’agricoltura e il turismo. L’estrazione del petrolio non porta nessun beneficio alla Basilicata che resta una regione sempre più povera, senza lavoro e senza possibilità di sviluppo. L’estrazione del petrolio porta la Basilicata verso uno spopolamento di massa, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e la fa diventare un’area abbandonata e desertificata da bonificare.

Tutto questo lo hanno permesso e lo stanno permettendo Bubbico, De Filippo, Folino, Luongo, Speranza, Pittella e tanti altri dirigenti del Pd che da venti anni, con la complicità del centrodestra, hanno fatto gli accordi con le compagnie petrolifere. Questi soggetti hanno costruito le loro carriere e quelle dei loro amici con i soldi del petrolio, sulla pelle dei lucani. Hanno svenduto la Basilicata e vogliono continuare a farlo. Questa volta, però, c’è Renzi che rischia di scavalcarli per fare peggio di loro. Ecco, allora, che uno dei più scaltri e massimi responsabili del potere lucano degli ultimi venti anni, il deputato di Pietrapertosa Vincenzo Folino, tira fuori dal cilindro la grande trovata che si autosospende dal Pd per testimoniare il suo disappunto su come il governo nazionale e Pittella stanno gestendo il tema petrolio.

Tutto questo è inaccettabile. L’on. Folino, prima di fare queste sceneggiate, deve spiegare ai lucani dove è stato finora, perché non ha impedito alle multinazionali di distruggere la Val D’Agri e perché non ha impedito di sottoscrivere l’accordo Tempa Rossa che, se venisse attuato, distruggerà le aree del Camastra-Alto-Sauro. L’on. Folino prima ha incassato, grazie alla complicità con Bubbico e De Filippo, e ha messo al sicuro la sua carriera e il suo stipendio facendo il consigliere regionale, l’assessore regionale e il deputato. Ora, che rischia di perdere il posto perché lo stanno facendo fuori Speranza e Lacorazza, alza le barricate e vuole fare il capopopolo per dimostrare al partito e a Renzi che lui ancora esiste e vuole continuare a dividersi la torta finale del petrolio lucano.

Folino chieda scusa ai lucani, ammetta che le scelte politiche fatte, anche da lui, negli ultimi venti anni sono state sbagliate, si assuma le responsabilità dei danni prodotti, si dimetta da deputato, e, poi, potrebbe avere un briciolo di credibilità per diventare il paladino della Basilicata che si autodetermina e non accetta imposizioni dall’esterno.

Folino si renda conto che non gli crede nessuno. O, forse, è tutta una tattica condivisa con i suoi compagni di merenda Bubbico, Luongo e De Filippo e vuole inventarsi, una finta opposizione che cavalca e orienta il malcontento e la rabbia dei cittadini prima che sfoci in qualcosa che travolga tutto il Pd.

In tutti i casi, gli sfugge un grande particolare. Ora c’è il M5S, ora ci sono cittadini liberi che non permetteranno più di continuare a far depredare il territorio e di far sconvolgere il futuro di centinaia di migliaia di lucani.

L’ex segretario del Pd lucano è un vecchio volpone della politica e fa ancora in tempo a tornare sui suoi passi e a organizzarsi con Renzi e Berlusconi per patteggiare un posticino sicuro per lui e i suoi amici, non continui a fare il furbo e a speculare sulla vita delle persone e sulle prospettive di un’intera regione. Ormai, è stato sgamato, i giochini della prima repubblica, che faceva con i suoi amici e con Guido Viceconte, non li può più fare. Il M5S non lo consentirà. Al massimo si può mettere d’accordo con altri doppiogiochisti, come il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa e i falsi ambientalisti. In entrambi i casi niente sarà più come prima e tutte le responsabilità verranno individuate.

PEDICINI

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