Dopo i lavori per rifare l’illuminazione dell’opera architettonica famosa nel mondo abbondantemente terminati, costati alle casse regionali 200 mila euro, l’ingresso principale della città capoluogo è ancora al buio semplicemente perché il Comune di Potenza,
che ha accumulato negli anni ritardi nei pagamenti delle bollette, non può avere nuovi contratti per forniture elettriche. Per qualche scellerato volere politico storico il ponte è di proprietà del Consorzio Industriale che, anche esso, non vive in condizioni economiche floride, di conseguenza non riesce a pagare l’allaccio e la conseguente fornitura elettrica.
Il dissesto arrivato a dicembre del Comune ha reso il percorso ancora più complesso e difficile.
Così questa meravigliosa opera architettonica di cui tutti siamo fieri è diventata invece il simbolo di una mala amministrazione e del degrado in cui il Capoluogo è stato portato e poi abbandonato.
Dopo un’interrogazione che ho rivolto al Sindaco De Luca in un recente Consiglio Comunale, faccio oggi appello a tutte le forze virtuose della città affinchè si possa ridare la luce che merita a quest’opera così importante per la città.
Se proprio il problema sono i 5.400 euro necessari al pagamento di una nuova utenza, mi faccio promotore per una raccolta privata tra le imprese della città.
Ritengo infatti che la rinascita della città abbia bisogno anche di provvedimenti simbolici e quale miglior simbolo può esserci del ridare luce alla principale porta d’ingresso della città?
Sono certo che con la giusta attenzione da parte del Presidente della Regione, che così poco ha fatto per il capoluogo fino adesso, dei consiglieri regionali potentini e del Sindaco, con l’aiuto delle tante imprese della città, il problema si possa finalmente risolvere, così da ridare all’ingresso principale della città, una delle opere architettoniche di cui i potentini vanno più fieri, la dignità che merita.
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