“Non ho compreso se il presidente Pittella ha illustrato i contenuti del decreto ‘sblocca Italia’ che riguardano la Basilicata oppure i suoi desiderata. Purtroppo stante al testo che è stato deliberato dal governo,   

e che è alla firma del Capo dello Stato, nel decreto legge non c’è un esplicito allentamento del patto di stabilità per il 2014 (esiste un rinvio alla legge di stabilità nel rispetto delle note esigenze della finanza pubblica) per le regioni dove si svolgono estrazioni; e poi c’è un rinvio ad un decreto interministeriale per le produzioni incrementali dal 2015 al 2018 per allentare il patto di stabilità per spese in conto capitale. Stante alle norme siamo in presenza di due rinvii e niente di più, mentre viene codificata la competenza dello Stato centrale in materia di progetti di ricerca ed estrazione petrolifera”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Forza Italia), componente della Commissione Bilancio della Camera. “Nel decreto ‘sblocca Italia’ non c’è traccia di una sola opera viaria o ferroviaria che riguardi la Basilicata, al netto del fantomatico ‘Distretto G’, come pure ci si sarebbe dovuto attendere almeno per dare corso alla cantierizzazione di alcuni degli interventi inclusi nel ‘Piano per il Sud’ già deliberato dal Cipe con il governo Berlusconi per connetterci con l’alta velocità (la Napoli Bari rischia di tagliare ancor di più fuori la Basilicata ) oppure viario, la Murgia – Pollino per fare un esempio mentre si vuole candidare Matera a capitale europea della cultura. Continuiamo a suggerire al presidente Pittella, al governo regionale, a quello nazionale che si dia attuazione alle norme che sono già vigenti a partire dall’art. 16 del dl liberalizzazioni che supera il regime insoddisfacente delle royalties e destina una quota delle entrate fiscali ricavate dal petrolio lucano ad un fondo permanente per lo sviluppo delle infrastrutture e delle iniziative produttive. Questo è il decreto interministeriale che manca per affrontare in termini nuovi ed efficaci la sfida del petrolio che serve al paese e dello sviluppo a cui anelano i lucani. Su questa linea noi abbiamo lavorato in questi anni con un’attività legislativa che oggi va portata a compimento guardando a risultati sostanziali, superando peraltro la dispersione nell’impiego delle royalties che abbiamo purtroppo dovuto registrare in questo ultimo decennio (1 md di euro di royalties impiegate!) con scarsi risultati di avanzamento per la vita reale delle famiglie e delle imprese lucane. Su questa linea di chiarezza, di responsabilità e di servizio dell’interesse dei lucani, noi continueremo ad esserci”.

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