Si sono conclusi con la XVII edizione de La Cantina del Portatore e la IV edizione del Potenza Folk Festival, gli eventi dell’Associazione Culturale Portatori del Santo organizzati in onore del Santo Patrono di Potenza.   

Per i mesi di Aprile e Maggio, infatti, i 140 volontari dell’associazione hanno realizzato un programma denso di attività volte alla valorizzazione del patrimonio culturale e folcloristico della città di Potenza, che sono culminati nelle tre serate di concerti con artisti internazionali di grande richiamo.
Ad Aprile si è dato avvio al progetto I Portatori a Scuola. Gli associati hanno incontrato gli studenti delle scuole inferiori per parlare della nostra storia, della tradizione legata alla Storica Parata e del patrimonio immateriale della cultura potentina. Coadiuvati dalla guida turistica Rosario Angelo Avigliano, hanno accompagnato i bambini in visite guidate del nostro Centro Storico, da Porta Salza alla Cattedrale di San Gerardo spiegando le bellezze storiche, artistiche e religiose della città. Grazie al contributo volontario di Tonino Pietrafesa, musicista, e di Alessandra Abbruzzese, danzatrice di tarantella, hanno potuto conoscere gli strumenti musicali e i passi di danza della nostra tarantella lucana, cimentandosi anche nella nostra tipica quadriglia.
Già da Marzo, inoltre, è partita l’iniziativa, realizzata con il supporto del Comitato Scientifico della Storica Parata dei Turchi presieduto dalla Dr.ssa Pellettieri, di restauro del Tempietto di San Gerardo che i Portatori del Santo portano a spalla durante la sfilata. Il restauro ha visto coinvolti i ragazzi della casa circondariale di Potenza che, coordinati dagli esperti dell’Apofil, hanno portato il tempietto al suo stato originario.
Ancora, i Portatori sono stati attivi nel contribuire a creare l’atmosfera di festa, offrendo i propri abiti per l’allestimento delle vetrine commerciali del Centro Storico e nelle vetrine espositive di Viale Dante mettendo in mostra nelle Scale Mobili di Piazza XVIII Agosto le magliette, segno di goliardia e unione, che i ragazzi, ormai come da tradizione, indossano durante il pranzo dei portatori con frasi ironiche legate ai festeggiamenti.
I Portatori del Santo sono impegnati anche sul fronte sportivo: una partita di basket e una di calcio sono state organizzate per ricordare gli amici prematuramente scomparsi.
Tutte le iniziative sono poi culminate nei tre giorni di festa organizzati in Piazza Mario Pagano: ospiti di fama mondiale, del calibro dei Fanfara Tirana e Trans Global Underground, hanno calcato il palco del Potenza Folk Festival, riempendo e facendo ballare la piazza e attirando visitatori e turisti da diverse parti d’Italia per assistere alle esibizioni musicali dei gruppi locali ed internazionali. Nella Cantina del Portatore, come da tradizione, sono stati distribuiti prodotti tipici a chilometro zero, giocando a morra con i portatori del santo in un clima di festa e gioiosità. Nelle tre serate, spazio anche alla cultura e all’artigianato con la consegna del Portatore d’Oro allo scrittore Gaetano Cappelli, premiato con un’opera realizzata dall’artista potentina Manuela Telesca.
“Anche quest’anno abbiamo regalato alla città una grande festa fatta di allegria e voglia di stare insieme. – dichiara Gennaro Favale, Presidente dei Portatori del Santo –  Riteniamo che il lavoro di quasi vent’anni degli ormai centoquaranta associati ha contribuito alla rinascita di un fermento culturale attorno alla nostra identità, che era andata perduta nel tempo. La città comincia a raccogliere i primi frutti seminati quando, diciassette anni fa, eravamo pochi amici a coltivare il sogno di rivivere il legame intenso della nostra città alla sua tradizione popolare. Il lavoro dei portatori, che ha fatto da traino al fiorire dei tanti eventi che oggi si organizzano, è il più grande motivo di orgoglio della nostra associazione. È, inoltre, uno stimolo a fare sempre meglio, a voler dare ancora di più per rendere la festa di San Gerardo un evento di rilievo nazionale. Siamo però consapevoli che questo obiettivo può essere raggiunto solo grazie alla forte sinergia tra  il tessuto associativo e le istituzioni, per superare le tante criticità che ogni anno soffocano lo slancio a migliorare per offrire ai potentini una vera festa fatta di partecipazione collettiva e senso di appartenenza alla comunità”.
Anche quest’anno, infatti, le difficoltà non sono mancate. A partire dalla concomitanza con la tornata elettorale che aveva fatto sollevare il problema della fattibilità della serata del 26 nella piazza principale della città. Ipotetiche problematiche che hanno di fatto provocato un rallentamento organizzativo facendo emergere problemi logistici poi rivelatisi senza alcun fondamento. La mancata programmazione di tutti le iniziative delle associazioni di volontariato della città che ha visto l’accavallamento di eventi senza alcun coordinamento a monte, non è andato a favore della partecipazione collettiva.
Così come è stato vanificato l’impegno dell’associazione profuso per la valorizzazione dei prodotti tipici locali: lungo Via Pretoria e nei pressi della Cantina del Portatore, che distribuisce tarallucci, salumi, formaggi, vino, c’era un brulicare di venditori di prodotti più disparati: dalle piadine, alle salsicce, dalle fragole al cioccolato, agli hot-dog.
Tutti rivenditori ambulanti e probabilmente abusivi che non hanno di certo aiutato la promozione e la valorizzazione dei nostri prodotti tradizionali andando così a contrastare i propositi dell’associazione che tra l’altro ha dovuto, giustamente, sottostare alle più rigide norme sanitarie e di profilassi. Chiaramente, il dito non può essere puntato solo contro i venditori, quanto più verso chi ha indirettamente autorizzato e consentito la loro presenza.
L’appello alla più stretta sinergia che l’Associazione lancia riguarda anche gli aspetti più strettamente inerenti la vocazione al Santo. Il Tempietto portato a spalla quest’anno, su iniziativa dei Portatori del Santo, è stato recuperato grazie alla sinergia con la Casa Circondariale e l’Apofil.
Durante la Storica Parata, nonostante le promesse ricevute, il tempietto era infatti incompleto nel suo restauro. Era previsto, infatti, che chi di competenza si occupasse del recupero dei puttini che adornano la statua e del dipinto originale ma, in Parata, questi elementi non erano presenti. Inoltre, nell’allestimento delle luminarie, non si è tenuto conto dell’altezza complessiva del tempietto, causando notevoli disagi durante il tratto di Via Pretoria.
Purtroppo, è necessario anche constatare, con riferimento al Pranzo dei Portatori, che la goliardia e  la voglia di stare insieme che caratterizzano l’appuntamento, è troppo spesso mal interpretata dai partecipanti, sebbene tutti maggiorenni. Per questo, l’intento per la prossima edizione è fissare regole ancora più rigide e condivise da tutti, per garantire a tutti i target di prendere parte a questo grande banchetto, unico nel suo genere, in cui la musica, la voglia di stare insieme e l’armonia devono essere l’unico motore propulsore. L’associazione sta già valutando nuove scelte per elevare l’evento ad una migliore qualità.
“Tutto questo – conclude Favale – vuole soltanto essere uno stimolo ad una più attenta  programmazione per gli anni a venire e ad una più intensa partecipazione delle tante associazioni alla definizione dei tanti aspetti che compongono una delle feste popolari più belle e ricche d’Italia. Anche noi lavoreremo senza sosta per migliorare i singoli aspetti che fanno parte del nostro programma e, già dal prossimo anno, tante saranno le novità”.

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