“Coerentemente con l’obiettivo centrale che la Giunta De Luca si è dato, quello di dare ,già nell’immediato, risposte alla generale aspettativa della comunità cittadina di una svolta nella gestione del governo urbano, finalizzata a realizzare il bene comune, sono state avviate operazioni di breve periodo, sul medio e lungo periodo.”
Lo sottolinea l’Assessore alla Programmazione Leonardo Cuoco che fa riferimento alle azioni centrate sul risanamento del bilancio e sulla razionalizzazione delle gestioni dei servizi, in modo da impedire che i deficit strutturali ricadano sulla comunità ma anche di azioni su un programma di accelerazione della spesa pubblica per investimenti già finanziati ( “Programma sblocca Potenza”) e a questo fine, è in atto la ricognizione delle tutte le risorse finanziarie pubbliche destinate al rilancio degli investimenti e la costituzione di strutture ad hoc.
“E’ nostra intenzione –dice Cuoco- puntare su un programma (Agenda Urbana: Potenza 2014-2020), fondato su risorse messe a disposizione dall’Accordo di Partenariato 2014-2020, approvate dal Cipe il 18 aprile 2014 e su quelle messe a disposizione dalla politiche nazionali sui sistemi urbani.(L. 134/2012) e sulla prospettiva di ricomporre ed integrare le politiche europee e le politiche ordinarie.
La particolare coincidenza temporale tra la data di approvazione dell’Accordo di partenariato (18 aprile 2014), la data di costituzione della nuova Giunta De Luca e la scadenza del 22 luglio 2014 di presentazione da parte della Regione Basilicata dei programmi operativi , entro cui collocare l’Agenda Urbana di Potenza , ha obbligato a predisporre in tempi rapidissimi, sulla base anche degli incontri effettuati con i responsabili regionali dei programmi operativi, una proposta di “Agenda Urbana ” per Potenza , che è stata trasmessa alla Regione Basilicata in tempo utile per essere valutata ed inserita nei relativi programmi operativi.”
L’Assessore Cuoco specifica che la proposta si fonda su due elementi centrali:
l’introduzione del concetto di “città funzionale”: sono utilizzatori della città non solo i suoi abitanti ma anche coloro che ne utilizzano i servizi , calcolati in circa 30-40.000,sulla base dei dati della mobilità sistematica giornaliera per motivi di studio e di lavoro, nonché su stime della mobilità non sistematica. Sotto questo aspetto la dimensione della “città funzionale ” è dell’ordine di 110-120.000 “utilizzatori.
la necessità che la Basilicata ha di disporre di una città localizzata all’interno del suo territorio, che sia reale motore di sviluppo e centro di creazione e di trasferimento di innovazioni su tutto il territorio regionale, per almeno di motivazioni vitali per la Regione e cioè per offrire opportunità di lavoro appropriate alla qualità delle forze di lavoro giovanili, dotate di livelli elevati di istruzione, per contribuire a mantenere unite le varie parti della Regione, soprattutto quelle di confine,oggi sollecitate ad intensificare relazioni con le aree urbane e metropolitane extraregionali, proprio in assenza di una città “interna” competitiva.
“I cardini della strategia comune dell’Agenda Urbana,- aggiunge Cuoco- secondo quanto specificamente contenuto nell’Accordo di Partenariato 2014-2020, sono fondati sul ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città, sulla diffusione di pratiche e progettazione per l’inclusione sociale,sul rafforzamento della capacità della città di potenziare i segmenti pregiati delle filiere produttive locali,sulla tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali, sulla prevenzione dei rischi ambientali, tra i quali la riduzione del rischio sismico,sulla realizzazione dell’Agenda digitale.
Di particolare importanza è la richiesta, contenuta nella Proposta, del riconoscimento, nell’ambito del POR della Regione Basilicata, del ruolo del Comune di Potenza quale Autorità urbana, avente quale compito lo svolgimento di tutte le funzioni previste dalla regolamentazione europea.
La Proposta “Agenda Urbana Potenza 2014-2020” , per quanto detto, costituisce solo un primo passo , adottato in tempi brevissimi per corrispondere ai tempi di scadenza del 22 luglio 2020.
Essa, di conseguenza, rappresenta uno schema ordinato di obiettivi, di azioni e di risultati che si intendono realizzare nell’arco del sessennio 2014-2020, che tuttavia deve essere tutto declinato e condiviso, non solo dagli organi statutari del comune di Potenza ( commissioni consiliari, consiglio comunale ) ma anche dai partner pubblici e privati, chiamati ad avere ruoli di protagonismo nella coprogettazione, condivisione ed attuazione di tutte le fasi della programmazione operativa, secondo le regole dei Regolamenti europei e nazionali , della programmazione regionale e delle regole comunali.
Nella trasmissione della Proposta al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata – conclude Cuoco – il Sindaco di Potenza ha rappresentata la volontà della Giunta Comunale di mobilitare le migliori energie della città capoluogo regionale nello sforzo comune di rilanciare un nuovo percorso di sviluppo dell’intera Basilicata.”
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