E’ noto a tutti che una fascia dell’abitato di Pisticci è a rischio di dissesto idrogeologico. In questa fascia è collocata anche la chiesa di San Rocco, che è stata chiusa al culto perché interessata essa stessa da alcuni movimenti della sua struttura.
La privazione della chiesa costituisce per tutti i fedeli sempre di più motivo di amarezza, nonostante il tentativo di attenuare questa mancanza adibendo la sede dell’Associazione Feste Patronali San Rocco a cappella.
Ma a preoccupare maggiormente i fedeli e tutti i cittadini è soprattutto la situazione di dissesto idrogeologico, che, se trascurata ulteriormente, rischia di provocare una frana ben peggiore di quella verificatasi la notte di Sant’Apollonia, o di quella più recente del 1976.
Le Associazioni che direttamente fanno riferimento al Santo Patrono (l’Associazione Feste Patronali San Rocco, l’Associazione Cavalieri di San Rocco e l’Associazione Portatori di San Rocco), fortemente preoccupate dal rischio di una frana di parte dell’abitato e dalla sofferenza che le tradizioni religiose, popolari e culturali, espresse dalla pluricentenaria festa patronale di San Rocco, patiscono a causa della chiusura prolungata della chiesa di San Rocco, indicono una petizione popolare, il cui testo è riportato in calce, per sollecitare le autorità civili ad intervenire per dare inizio senza ulteriori indugi ai lavori di consolidamento dell’abitato e di quelli successivi di ristrutturazione della chiesa dedicata a San Rocco.
Si invitano vivamente tutti i fedeli e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione presso i punti di raccolta delle firme.
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