Parametri ristretti, i principi di imparzialità e di turnazione seriamente lesi in una fase storica in cui i settori produttivi richiedono servizi e professionalità sempre più aggiornate. 

 

Il presidente dell’Ordine dei commercialisti e dei periti contabili di Matera, Eustachio Quintano, si scaglia contro l’avviso regionale pubblicato sul Bur n.10 del 3 aprile 2013 per la creazione dell’elenco dei revisori dei conti. «Il paradosso sta innanzitutto nei requisiti imposti dal testo – spiega – che non tengono in considerazione la realtà e le caratteristiche di una professione che riconosce alle giovani generazioni un ruolo altamente qualificato.

Imporre un’anzianità di iscrizione – prosegue – non inferiore ai dieci anni, o la laurea, ma soprattutto richiedere che tra i requisiti ci sia un’esperienza almeno quinquennale maturata con incarichi di revisore dei conti presso enti territoriali di dimensioni medio-grandi, rappresenta un freno di cui questa categoria non ha bisogno. I criteri adottati creano, in questo modo, un ristretto sottogruppo tra cui estrarre chi ha già svolto l’incarico in passato. Il risultato è che viene ignorato il fatto che secondo la nuova legislazione sono stati iscritti nel nuovo albo dei revisori e nella sezione A dell’albo professionale, anche i ragionieri che non sono laureati».

Il presidente si chiede, infine, cosa accadrà quando «Questo ristretto gruppo di persone, che continuerà in esclusiva a maturare i requisiti, non potrà più operare. L’avviso emesso dalla Regione non farà altro che lasciare spazio, ancora una volta, a chi ha avuto il privilegio di maturare esperienza almeno quinquennale di responsabile dei servizi economici e finanziari per università, aziende di trasporto pubblico locale e enti di servizio pubblico».

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