Nonostante le manifestazioni pregresse e le mozioni contrarie a nuove trivellazioni, in Basilicata non manca chi approfitta delle distrazioni vacanziere per fare i propri interessi. Pronto, infatti, un nuovo attacco al territorio lucano da parte delle lobby del petrolio e del gas tramite uno dei tanti progetti che riguarderanno l’intera regione.
Il riferimento è alla Edison SpA, che ha pubblicato (il 1° Agosto scorso) un avviso per la richiesta di pronuncia di “Compatibilità Ambientale”- presso il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – sulla “variazione del programma lavori della concessione di coltivazione ‘Masseria Monaco’ con la messa in produzione dei pozzi Salacaro 1d e Appia 1d mediante la realizzazione di un gasdotto di allacciamento degli stessi alla centrale di raccolta gas di Garaguso della lunghezza di 7 chilometri”.
Il progetto, reso possibile dalla L. 164/2014 (“Sblocca Italia”), interessa i territori comunali di Garaguso e Calciano, in provincia di Matera, ed interferisce con l’area SIC/ZPS IT9220260 denominata “Valle Basento – Grassano Scalo – Grottole”, ma anche con il parco regionale “Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane”.
La sezione di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Garaguso, preso atto del piano e rammentando che lo “Sblocca Italia” ha privato – incostituzionalmente – la Regione Basilicata (e non solo) della potestà legislativa residuale in materia energetica, si dichiara contraria a concessioni richieste (ed eventualmente rilasciate) sulla base dell’art. 38 della L. 164/2014.
La stessa sezione, nel preannunciare la propria opposizione al progetto attraverso la presentazione di osservazioni al Ministero dell’Ambiente, invita gli amministratori delle istituzioni interessate a inoltrare, a loro volta, la propria istanza di opposizione nel limite perentorio di sessanta giorni, ricordando che un territorio che stenta a crescere – e che presenta un PIL da “Quarto Mondo” – non può continuare ad essere il centro di interessi unilaterali.
La Basilicata non è in (s)vendita. Renzi e Pittella ne prendano atto.
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