Con le trivellazioni selvagge del decreto Sblocca Italia voluto da Renzi e Pittella. Nella rifiuta la proposta del M5S di Filiano di convocare un Consiglio comunale urgente.
Il sindaco di Filiano Giuseppe Nella non è interessato a discutere con i cittadini del decreto Sblocca Italia che potrebbe portare le trivelle del petrolio nella Valle di Vitalba fin sotto casa dei filianesi e provocare seri danni alla salute dei cittadini, all’agricoltura e alle possibilità di sviluppo turistico.
Invece di fare qualcosa e di porsi l’obiettivo di informare e coinvolgere i cittadini per affrontare la questione, rigetta la proposta inoltrata dagli attivisti del Movimento Filiano 5 Stelle, di convocare una seduta urgente del Consiglio comunale per chiedere alla Regione Basilicata di impugnare il decreto davanti alla Corte costituzionale, trova scuse e risponde con una nota in burocratese che richiama un articolo dello statuto comunale sulle petizioni popolari.
Il sindaco Nella dicesse con chiarezza che condivide il decreto Sblocca Italia ed è d’accordo con Renzi, Pittella, Speranza, De Filippo e Bubbico che vogliono trivellare la Valle di Vitalba, il Vulture-Melfese, la Basilicata e l’Italia, fregandosene dei drammatici danni che il provvedimento può generare. L’Amministrazione comunale di Filiano in questo modo diventa complice di questi personaggi del Pd che pur di pensare alle proprie carriere hanno svenduto e stanno svendendo la Basilicata agli interessi delle multinazionali del petrolio e al governo Renzi che ha bisogno di fare cassa.
Ci dispiace constatare che è proprio la superficialità, l’insipienza e il pressapochismo di amministratori locali come il sindaco Nella che permettono a singoli esponenti della vecchia politica di fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei cittadini e di legittimare la possibilità che il governo nazionale senza dare conto alle realtà territoriali accentri le decisioni a Roma.
Se Nella avesse il senso civico necessario e fosse impegnato a tutelare la comunità filianese, dovrebbe essere in prima fila con altri sindaci lucani per convocare decine di Consigli comunali straordinari e chiedere che il decreto Sblocca Italia venga ritirato prima di essere convertito in legge.
Purtroppo, il M5s di Filiano deve prendere atto che non è così e che occorre impegnarsi sempre di più, insieme a tutti i cittadini, per mandare a casa questi pseudo amministratori e dare alla comunità filianese una nuova prospettiva di crescita e di sviluppo serio, sostenibile, pulito e innovativo.
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