Il prossimo 30 Aprile scadrà il contratto a tempo determinato dei 12 autisti in servizio presso le unità operative del DIRES (servizio di 118) di Corleto Perticara (4), S.Arcangelo (1), Calvello (1), Moliterno (5) e Pescopagano (1). Furono selezionati ed assunti nel 2007 anno in cui circa 40 autisti dell’ex 118, raggiunti i 36 mesi, furono stabilizzati dalla ex ASL n. 2 di Potenza.
Nel corso di questi anni il Servizio del 118 si è distinto come uno dei punti più avanzati del Servizio Sanitario Regionale, ed è aumentato parallelamente il fabbisogno di personale per far fronte alle crescenti richieste del territorio.
Il ruolo di questi 12 autisti precari è ormai diventato strutturale per il buon funzionamento del servizio avendo in questi quasi tre anni acquisito un’esperienza sul campo ed avendo partecipato a diverse attività formative.
L’allora Basilicata Soccorso, oggi DIRES, ha attivato per loro il corso di autista soccorritore della durata di circa 160 ore, unico in Basilicata e a livello nazionale. Inoltre, i dodici autisti hanno seguito i corsi per il perfezionamento delle tecniche per il ripristino delle funzioni cardio-vascolari per gli adulti (BLSD) e per i bambini (PBLS) e quello per il perfezionamento delle tecniche di immobilizzazione per i pazienti traumatizzati (PTC), per i quali L’ASP ha impegnato ingenti risorse che rischiano di essere vanificate se malauguratamente questi operatori dovessero non vedersi rinnovato il contratto e dovesse essere precluso loro un percorso di stabilizzazione definitiva.
La UIL FPL, infatti, è molto preoccupata per le insistenti voci che circolano circa la volontà da parte dell’azienda di non rinnovare i contratti, sostituendoli con altri: sarebbe una vera beffa , oltre che uno spreco inutile di denaro! L’assunzione di dodici nuovi autisti, costringerebbero l’ASP a prevedere nuovi corsi di formazione ed un affiancamento di almeno 6 mesi, offrendo per un lungo periodo agli utenti un servizio inefficiente.
Pertanto, la scrivente chiede alla Regione Basilicata e all’ASP di intervenire e di predisporre fin da subito gli atti necessari affinchè queste figure professionali possano continuare a svolgere il servizio a cui sono adibite per la salute dei cittadini lucani.
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