“È ora di smetterla: i cittadini sono stanchi di aspettare senza saper nulla. È una cosa esasperante! Nonostante gli accordi, nonostante le norme di legge, nonostante i reiterati appelli, anche personali, volti ad ottenere rassicurazioni concrete, né la Regione né gli altri organi di controllo locali finora hanno soddisfatto le attese degli abitanti della Val d’Agri e delle zone limitrofe. Chiederò al Governo e in particolare ai ministri competenti di intervenire al più presto per far sapere se esistono tutti i controlli e le disposizioni atti a garantire la salute dei cittadini”.
Lo ha detto, nel corso del convegno “Petrolio e monitoraggio ambientale: cittadini e istituzioni a confronto”, che si sta svolgendo a Valle d’Agri, il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, il quale ha sottolineato come da tempo stia combattendo per un miglioramento della qualità della vita in Basilicata, “che non è di certo avvenuto malgrado le consistenti estrazioni petrolifere realizzate negli ultimi anni dal sottosuolo della regione”.
Belisario ha ricordato la sua battaglia per arrivare a una riduzione delle emissioni di idrogeno solforato negli impianti del Centro Oli “sulle quali non si riesce ad avere un monitoraggio ufficiale preciso e continuo – ha detto – malgrado si tratti di emissioni altamente inquinanti e deleterie per la salute, che hanno raggiunto più volte livelli ben al di sopra di quelli stabiliti dall’OMS per la salvaguardia della vita umana”.
Secondo Belisario “bisogna rendere tutto più trasparente: dal numero esatto di barili giornalieri estratti, all’inquinamento, alle condizioni di sicurezza. I competenti organi di controllo – Regione, ARPAB, Vigili del Fuoco, Autorità Giudiziaria – hanno il dovere di vigilare affinché la Basilicata non sia oggetto di interessi speculativi che mirano al saccheggio delle sue risorse naturali e attentano alla salute dei cittadini e dell’ambiente”.
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