Il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, esprime preoccupazione per le ripercussioni negative che il piano di riorganizzazione del gruppo Unicredit potrebbe determinare in Basilicata. Il piano, che diventerà efficace dal 1 novembre prossimo, prevede la fusione di sette banche controllate nella capogruppo Unicredit, che svolgerà le funzioni di holding e banca operativa. L’azienda, riferisce Macchia, giustifica il piano con la necessità di ridurre i costi a seguito dell’andamento negativo dei conti aziendali. Ma a preoccupare il sindacato bancari della Cisl sono gli effetti sull’occupazione: 4.700 esuberi previsti nel triennio 2011-2013.
“Ancora una volta a pagare il conto saranno i lavoratori, non il top management che per il 2009 ha incassato un ricco bonus, in un anno in cui il gruppo ha dimezzato gli utili, ridotto significativamente gli organici e tagliato i costi del personale. Riteniamo tutto ciò una mancanza di sensibilità verso la clientela e verso i dipendenti, anche perché l’annuncio è stato fatto alla vigilia delle ferie. Noi vogliamo capire come sarà gestita l’intera partita degli esuberi e quanti saranno nella nostra regione”.
“Mi auguro che anche in questa occasione si voglia intraprendere il percorso concertativo che ha caratterizzato le relazioni sindacali del settore negli ultimi 15 anni, consentendo di gestire processi estremamente complessi. Auspico che la riduzione dei costi si ispiri a criteri di equità e trasparenza. Ciò significa che il management del gruppo – conclude Macchia – dovrà fare la sua parte e dare l’esempio, e che anche le altre attività internazionali del gruppo dovranno contribuire agli obiettivi del piano”.
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