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Il Politico con le “scarpe sporche” come ama definirsi Romualdo Coviello, ha concluso i lavori, per Coviello bisogna mettere mano, subito e senza tentennamenti ad un minimo di attività Istituzionale e imprenditoriale che torni a far parlare di agricoltura in termini di efficienza. Se è vero che la globalizzazione frena la ripresa del settore è altrettanto vero che un nuovo modo di fare agricoltura,

C’erano tutti i circoli della nuova agricoltura, oltre venti, che in meno di un anno di attività, Francesco Di Giulio, coordinatore regionale dell’organizzazione è riuscito a mettere insieme. Un lavoro gratificante che con orgoglio Di Giulio definisce “ragazzi dei circoli”. Parla una nuova voce l’agricoltura Lucana, grazie a questo nuovo soggetto voluto da ministro Paolo De Castro e grazie all’esperienza di personaggi che hanno fatto del settore primario il loro cavallo di battaglia da sempre e ci riferiamo in maniera particolare al Prof. Romualdo Coviello. Salvatore Margiotta, segretario regionale della Margherita, nonostante gli impegni c’era ed è intervenuto sostenendo l’ineluttabilità degli avvenimenti: la gente ha bisogno di certezze, ha bisogno di un quadro quanto più semplice possibile dello scenario politico, ha bisogno di soggetti forti che garantiscono la governabilità, la sicurezza e la solidarietà. Con particolare soddisfazione ha salutato il convegno di ieri, dove ha detto: << una componente importantissima della società, quello dell’agricoltura è autorevolmente rappresentata dai circoli e dall’area tematica dei DS>>. Area tematica DS, rappresentata da Salvatore Infantino, un ragazzo di elevatissima capacità critica, uomo dalle idee chiare che esprime senza mezzi termini l’esigenza dello stare insieme, la convinzione che resta sempre l’impresa agricola che immette sul mercato e garantisce alle filiere di trasformazione e commercializzazione i prodotti all’origine portandovi le peculiarità distintive del loro rapporto organico con il territorio. Colpisce di Infantino la chiarezza con la quale sostiene che: << il primario per competere, mai come oggi ha bisogno di particolari attenzioni che riguardano la finanza, il credito, il lavoro, il sapere, la ricerca, le infrastrutture, la promozione internazionale e il ritorno almeno dalle nostre parti, ad un minimo di cooperativismo>>. Presente al forum anche Antonio Papaleo, presidente Consulta Programma Regionale Margherita DL, che ha sostenuto l’urgenza legata soprattutto al settore primario di accelerare il processo di unificazione di tutte quelle forze politiche laiche o cattoliche, per dare vita ad un partito plurale, territoriale e federativo dove tutte le anime e tutte le collocazioni politiche possano trovare visibilità. Il Politico con le “scarpe sporche” come ama definirsi Romualdo Coviello, ha concluso i lavori, per Coviello bisogna mettere mano, subito e senza tentennamenti ad un minimo di attività Istituzionale e imprenditoriale che torni a far parlare di agricoltura in termini di efficienza. Se è vero che la globalizzazione frena la ripresa del settore è altrettanto vero che un nuovo modo di fare agricoltura, quella non alimentare, quella delle bio energie, rappresenta un’alternativa di grande interesse, ma c’è bisogno di fare presto. C’è bisogno ha sostenuto Coviello, che organizzazioni, una volta fiore all’occhiello della regione, Consorzio Agrario in testa, tornino ad essere punto di riferimento dei servizi e delle commercializzazioni dei nostri produttori. A noi, ha concluso Coviello non interessa attribuire responsabilità a questo o a quel consiglio di amministrazione, a noi interessa rinvigorire, rinsaldare con un nuovo management, il rapporto fra queste realtà, territorio e impresa. Una giornata interessante, altre ne seguiranno, da oggi Di Giulio, Infantino e quanti hanno a cuore le sorti della nostra agricoltura, sono chiamati a nuovi e ben più impegnativi appuntamenti.

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