Il monitoraggio è necessario per conoscere lo stato reale della qualità e della vita stessa del fiume, e ci da risposte sulle cause e le possibili soluzioni dei problemi che lo riguardano. I dati reperiti riguardanti il Fiume Noce non sono sufficienti per una elaborazione corretta; infatti per una Pianificazione esatta bisogna conoscere la funzionalità del fiume stesso, in tal modo la Programmazione su cui si basa una progettazione porta alla defi-nizione definitiva ed esecutiva del Piano stesso.

 

L’ Indice di Funzionalità Fluviale (IFF) costituisce la gra-duale ma continua evoluzione dei metodi di studio e con-trollo dei corsi d’acqua che si limitavano, inizialmente, alla valutazione delle sole caratteristiche chimico-microbiologiche del campione di acqua.

In seguito all’applicazione diffusa dell’Indice Biotico Esteso, dive-nuto parametro obbligatorio per l’applicazione del D.Lgs. 152/99, la valutazione include anche la componente biologica e l’intero ecosistema.

L’IFF prende quindi in considerazione l’ecosistema fluviale nella sua globalità, discostandosi in parte dagli indici basati su singoli bioindicatori quali microartropodi, macroinverte-brati e macrofite .

L’I.F.F. impone una riflessione su tutti gli aspetti della fun-zionalità di un corso d’acqua; dall’approvvigionamento ete-rotrofico della sostanza organica, alla produzione autotrofi-ca, alla capacità di ritenzione e ciclizzazione della stessa, alle relazioni trofiche fra tutti gli organismi e le condizioni geo-morfologiche e idrauliche di quel tratto.

Questa successione di ecosistemi che sfumano gradualmen-te l’uno nell’altro inanellati e interconnessi con i limitrofi ecosistemi terrestri offre numerosi spunti non solo allo stu-dio delle scienze naturali, ma anche alla riflessione su alcune categorie geografiche.

Con il metodo I.F.F. che si utilizzerà il giudizio non è più limitato alla sola componente acqua, ma incorpora la pre-senza di microhabitat, il perifiton, la vegetazione acquatica, la diversità ambientale, il regime idraulico; per la prima volta gli effetti della cementificazione dell’alveo e della banalizza-zione dell’ambiente fluviale verranno rilevati da un metodo di indagine e verranno registrati dagli organi deputati al con-trollo.

Diventa così evidente all’intera Valle del Noce che l’inquina-mento non è il solo fattore di degrado del corso d’acqua e che, spesso, l’impatto maggiore è dovuto sia alle opere di artificializzazione (risagomature, rettifiche, difese spondali, arginature, rivestimenti, tombamenti, taglio della vegetazio-ne, ecc.) e sia all’introduzione di sostanze che vanno a far perdere al fiume la sua innata capacità di DEPURATORE NATURALE.

L’attenzione prestata all’alveo bagnato (anziché alla sola acqua) allarga i suoi orizzonti. Verranno così individuate le strette interrelazioni funzionali tra il fiume e il territorio circostante e verrà riconosciuta, prima tra tutte, l’importanza delle fasce di vegetazione riparia.

Il Contratto di fiume si configura come strumento di pro-grammazione negoziata interrelato a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione del bacino fluviale. La riquali-ficazione del Fiume Noce è intesa, nella sua accezione più ampia, la interezza degli aspetti paesistico-ambientali, secondo quanto stabilito dalla legge nazionale di recepimento della Convenzione europea del paesaggio. Il Contratto di Fiume è finalizzato ad una sottoscrizione di un accordo che per-mette di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale.

Il Contratto di fiume ipotizzato per il Fiume Noce, prevede lo sviluppo di una metodologia articolata in fasi progressive, e si avvarrà dell’attivazione degli strumenti di seguito elencati:

Costruzione di un quadro conoscitivo sia delle critici-tà che dei valori ambientali, paesistici e territoriali, delle politiche e dei progetti locali su cui fondare la strategia di intervento;

MONITORAGGIO AMBIENTALE:

* INDICE DI FUNZIONALITÀ FLUVIA LE (I.F.F.)

* ANALISI SPECIALISTICHE

Definizione di uno scenario strategico di medio-lungo periodo;

Elaborazione e successiva applicazione di un modello di valutazione polivalente per la valutazione delle poli-tiche in atto e previste;

Proposizione di un programma d’azione per la realiz-zazione dello scenario strategico e per perseguire in modo integrato gli obiettivi condivisi.

Una anticipazione di tale programma è costituita dal Primo programma d’azione, con il quale vengono individuate alcune azioni già condivise e tese ad affrontare le emergenze più signifi-cative del bacino.

Elaborazione e realizzazione di un adeguato piano di comunicazione, formazione ed

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