Trieste va in scena l'orgoglio lucano I triestini hanno gradito l'iniziativa promossa da Identità Lucana. In migliaia hanno affollato il tir in piazza della Borsa. Una nutrita delegazione dei lucani a Trieste ha fatto visita al tir Trieste, Ancora un successo per Basilicata in Tir, la kermesse itinerante che promuove i tesori nascosti della Basilicata in giro per l'Italia. Dopo il bagno di folla registrato nella tappa di esordio a Milano, anche a Trieste il pubblico ha mostrato interesse per l'iniziativa realizzata da Identità Lucana affollando per tutta la giornata il padiglione mobile allestito nella centralissima piazza della Borsa. Un migliaio i triestini che non hanno resistito alla curiosità e che si sono lasciati sedurre dagli itinerari dei sensi proposti nei cinque cortometraggi proiettati a bordo del tir. Unanime il giudizio dei visitatori all'uscita: iniziativa originale che presenta in modo accattivante ed innovativo una terra sconosciuta. Un gradimento confermato dal fatto che la stessa guida Seduzioni in viaggio, che in 84 pagine a colori spiega e accompagna il percorso multimediale, è andata letteralmente a ruba. A rendere la tappa ancora più movimentata ci hanno pensato i rappresentanti dei lucani residenti a Trieste accorsi in gran numero per contribuire al buon successo della manifestazione. Nella città più orientale e mitteleuropea d'Italia vivono circa 150 lucani. Tutti ben inseriti nel contesto economico e sociale del capoluogo giuliano. Uno di questi è Michele Amorosi, ex colonnello dell'esercito in pensione, da 44 anni in Friuli, presidente dell'associazione culturale dei lucani di Trieste, sodalizio nato un paio di anni fa che conta una ottantina di iscritti. “L'iniziativa è sicuramente innovativa e lodevole – dice Amorosi – perché mi ha permesso di rivedere il verde della montagna lucana che è l'immagine della mia infanzia e perché contribuisce a dare un'altra visione della nostra terra che nell'immaginario collettivo è ancora quella del Cristo si è fermato a Eboli”. È vero, riconosce con ironia Amorosi, “Cristo si è fermato a Eboli, ma, venendo dalla Palestina, è passato per il Vulture Alto Bradano”. Orgoglio e nostalgia sono i sentimenti dominanti tra questi lucani. Ma basta il profumo del pane e il colore rubino del vino ad allentare la morsa dei ricordi. Spiega Pietro Pisani, anche lui ex militare in pensione, vice presidente del sodalizio: “Noi fortunatamente abbiamo ottimi rapporti con alcuni fornitori della Basilicata e riusciamo ad avere sia il nostro pane che il nostro vino in una giornata. Con il lavoro della nostra associazione – continua – oltre a cementare i rapporti già esistenti tra i lucani e i triestini, cerchiamo di allargare la conoscenza della nostra regione agli amici giuliani”. Il successo a Trieste di Basilicata in Tir è anche merito loro. Soddisfatto per il successo della tappa triestina il presidente di Identità Lucana, Antonio Bruno, che da Potenza manda a dire: “Il risultato per certi versi inatteso di Milano e Trieste dimostra che intorno alla Basilicata c'è interesse e curiosità. E questo era il primo obiettivo che ci eravamo prefissati quando abbiamo concepito questo evento. Il prossimo passo sarà lavorare in sinergia con le istituzioni e gli operatori privati del settore per trasformare questa curiosità e questo interesse in contatti, visite, vacanze nella nostra regione”.
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