La Fiba Cisl Basilicata legge con preoccupazione la denuncia del consigliere Gianni Rosa nei confronti della società Sviluppo Basilicata, con riferimento alla condanna della Corte di Giustizia Europea alla restituzione di circa 3,5 milioni di euro alla Commissione europea per non aver saputo gestire, secondo il pesante giudizio della Corte, le risorse che le erano state assegnate e finalizzate allo sviluppo delle imprese e all’incremento occupazionale in Basilicata.
Per il segretario generale Gennarino Macchia “trattandosi di fondi rotativi, l’ammanco di tali risorse è un danno strutturale al sistema imprenditoriale lucano. Infatti, se la tempistica dell’erogazione dei finanziamenti avesse rispettato i vincoli della Commissione europea, tali risorse sarebbero rientrate nella disponibilità del fondo di capitale di rischio nel biennio 2008-2009 e quindi destinati a nuovi progetti di capitalizzazione e di sviluppo, proprio nel periodo più feroce della crisi finanziaria mondiale, che in Basilicata si è tradotta in una stretta creditizia senza precedenti”.
Secondo Macchia “l’onerosa sentenza, inusuale per la Regione Basilicata, da sempre avvezza al riconoscimento di premialità, giunge in un momento di estrema delicatezza per la vita dell’azienda e soprattutto dei suoi lavoratori, chiamati a svolgere un nuovo compito a seguito della acquisizione da parte della Regione Basilicata della quota azionaria in possesso di Invitalia”.
“La Fiba Cisl vigilerà – continua Macchia – affinché non si venga a creare un ennesimo carrozzone e si attiverà per tutelare e valorizzare il ricco patrimonio di professionalità e competenze dei dipendenti della società”. Per queste ragioni la Fiba Cisl chiede urgentemente alla Regione Basilicata di aprire un tavolo di confronto “per definire con chiarezza il futuro della società, i suoi compiti, gli assetti organizzativi e le risorse manageriali di cui la società potrà disporre, per avviare finalmente un nuovo corso, che le consenta di avere il ruolo centrale nell’economia regionale”.
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