Folta e calorosa la partecipazione registrata al primo incontro territoriale di questo lunedì. Organizzatori dell’appuntamento, i tre consiglieri in veste dell’intergruppo di consultazione in Regione Basilicata, Roberto Falotico, Franco Mollica, Ernesto Navazio e Angelo Tosto, che così motivano questo viaggio nella regione appena intrapreso, “Vogliamo un nuovo inizio – dicono – fatto di contatto diretto con la gente, di raccolta di proposte, di presenza sul territorio, per essere in Consiglio vera rappresentanza”.

“Vogliamo un’integrazione vera con i territori, raccogliendo il monito di Napolitano che chiama i cittadini all’esercizio della democrazia attiva e che ricorda a tutti come la politica sia fatta dal popolo nella sua unità”.

E, quindi, tutti uniti, oltre gli steccati dei singoli posizionamenti e nell’alveo comune del centro moderato e riformista, i presenti all’incontro, delegati delle istituzioni locali, sindaci e consiglieri, e della Provincia di Potenza, cittadini comuni e i tre Consiglieri regionali hanno dialogato sulla necessità di promuovere responsabilmente cambiamenti e riforme, al fine di salvaguardare la coesione sociale, operare per attutire il più possibile i contraccolpi della crisi cui la Basilicata è esposta, creare una prospettiva di sviluppo sostenibile e duraturo. Quattro le parole d’ordine: occupazione, sanità, ambiente-urbanistica e risorse naturali. Uno il metodo di lavoro: uno stare insieme, avendo per collante l’unitarietà e l’efficacia delle risposte che l’intergruppo di consultazione in Regione, i rappresentanti delle due Province e il leader dell’opposizione al Comune di Matera, sapranno offrire ai territori. Ciò in attesa che il vento del cambiamento contagi le amministrazioni a tutti i livelli.

Un cambiamento nella liturgia fra politica e gente comune che a Rotonda è partito da una feconda inversione di ruoli: prima hanno parlato i presenti esponendo liberamente pensieri e idee e poi hanno risposto i rappresentanti delle istituzioni. Questo è ciò che è emerso. La forza di un gruppo che deve crescere per scongiurare la stagnazione politica ed economica e per evitare che la Basilicata affondi nelle sabbie mobili di un sistema, figlio di un capitalismo sfrenato e in consunzione, ma padre di futuro ancora incerto. Bisogna ragionare anche con la maggioranza per il bene della Basilicata, lavorare a soluzioni che siano funzionali ad interi territori, insistere sulla strada di una concentrata operatività e formalizzando tangibilmente i progetti. Evitare che la stessa giacca, tirata da troppi singoli, si strappi e cada sotto la scure di una sconfitta inaccettabile.

“Dalla nascita dell’intergruppo in poi, riferiscono Falotico, Mollica e Navazio, è stato più proficuo incassare l’approvazione di mozioni criteriate in opposizione al potere costituito, fatto di lotta fra bande, schiacciato su una mediazione distolta dalla bontà delle idee e suddita del mantenimento di un equilibrio”.

“Noi andiamo avanti per tutti, con la porta del dialogo sempre aperta, ma con un orizzonte terso, che coincide con la sfida massima: lavorare per il bene comune. Ciò sarà possibile diventando esempio di un “Noi” vero, sostanziale e rappresentativo. Un “Noi” disposto a contaminarsi con quanti rinnegano la politica separatista e rispondono alle spinte alla polverizzazione con la comunione d’intenti. Non abbiamo mete da conquistare che corrispondono a poltrone, bensì lavoriamo perché il criterio della meritocrazia delle proposte passi per il riconoscimento della verità e la consapevolezza della realtà della Basilicata e globale per ciò che è”.

Bisogna che i fuochi accesi, le sentinelle sui territori restino all’erta e pronte al richiamo del “se non “Noi” chi?”. Perché governare la crisi e immaginare i nuovi scenari è compito nostro, perché noi siamo chiamati a nuove responsabilità, perché il riformismo moderato può fare bene. Per questo, Falotico, Mollica, Navazio e Tosto sono partiti dal “sud” della Basilicata e la risaliranno in un mese fitto di appuntamenti, la cui conclusione sarà celebrata con un convegno regionale a Potenza.

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