“L’Eni continua a farsi gli affari suoi sulla pelle dei cittadini lucani e nessuno parla”. A dichiararlo il capogruppo dell’Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge “i dati forniti dall’Eni sull’inquinamento relativo al Centro Oli Val D’Agri sono stati contestati in una sede istituzionale qual è il consiglio comunale, al quale hanno partecipato esponenti autorevoli delle istituzioni.

Il consulente tecnico del Comune ha puntato il dito, non solo contro i risultati dei controlli effettuati, ma contro il sistema stesso dei monitoraggi. Un sistema incoerente, sballato, superficiale, incapace di arrivare a dati certi. Eppure, di fronte a questa denuncia, fino a oggi, nessuno ha mosso un dito. Una vergogna, se si pensa che in base ai risultati forniti dai monitoraggi vengono applicate le normative europee in materia di diritto all’ambiente e alla salute. Come possono stare tranquilli, allora, i lucani? E come possono lavarsene le mani le istituzioni? Per questo motivo ho chiesto, in un’interrogazione parlamentare, al ministro dell’Ambiente, Clini, e al titolare del dicastero dello Sviluppo Economico, Passera, l’attivazione di una efficiente e completa rete di monitoraggio che verifichi i dati forniti, la rispondenza dell’impianto alle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la riduzione delle emissioni in atmosfera,  nonchè la piena ed esaustiva informazione della cittadinanza. Ma i controlli – conclude Belisario – ovviamente non li deve fare l’Eni!”.

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