“Il Programma nazionale di bonifica ha stanziato per il sito di Tito le seguenti risorse, da destinare in via prioritaria agli interventi di messa in sicurezza d’emergenza e di caratterizzazione delle aree pubbliche, pari a 4.993.985 euro, di cui risultano ad oggi trasferiti alla regione Basilicata 3.408.615 euro.

Dall’ultimo monitoraggio pervenuto al Dicastero risultano impegnati 3.439.839 euro”. Lo ha dichiarato l’on. Eugenia Maria Roccella, sottosegretario per la salute, rispondendo in aula all’interrogazione presentata dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in merito al ”grave stato di inquinamento dell’area industriale ex Liquichimica di Tito”. “A favore della regione Basilicata – ha precisato l’esponente di governo – sono stati trasferiti, fin dal giugno 2003, risorse pari a 1.66.011 euro per la realizzazione di una mappatura completa della presenza di amianto sul territorio nazionale e degli interventi di bonifica urgente. Lo scorso 14 ottobre 2010, inoltre, la Direzione generale competente del Ministero ha sottoposto alla Regione Basilicata l’Accordo di programma per la messa in sicurezza d’emergenza e bonifica dell’area industriale di Tito Scalo, prevedendo come intervento prioritario la messa in sicurezza d’emergenza dell’intera falda acquifera, fortemente impattata dalle attività industriali svolte all’interno dell’area”. Commentando la risposta del sottosegretario di Stato, il senatore Latronico ha dichiarato che “occorre riprendere in mano la questione, certamente nel rispetto delle molte competenze: quelle che attengono al Ministero dell’ambiente; quelle che attengono ai proprietari insediati e a coloro che hanno determinato l’inquinamento; quelle che attengono alla regione e all’azienda per lo sviluppo industriale di Potenza. Mi riservo di tornare sull’argomento – ha concluso Latronico – perché il tema, anche per la natura della risposta, merita informazioni più puntuali”.

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