“L’art. 18 sta diventando il bersaglio facile di chi vuole smantellare lo Statuto dei lavoratori per fare un regalo a Confindustria e scaricare il costo della crisi sempre sui più deboli. Facilitare i licenziamenti, questo sì in perfetta continuità col precedente governo, è inaccettabile.
Non si tratta di difendere un totem, ma un diritto sacrosanto conquistato con 40 anni di lotte dei lavoratori”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “La riforma Ichino, a cui vuole ispirarsi il governo, è già zoppa in partenza. Se il ministro Fornero vuole andare nella direzione della cosiddetta ‘flexsecurity’, allora ci dica anche come e soprattutto con quali mezzi intende farlo, perché saranno necessari adeguati ammortizzatori sociali. Il Governo resti coi piedi per terra e si confronti con parlamento e parti sociali per riconquistare il contratto nazionale, per garantire lavoro ai giovani e ai meno giovani, iniziando con il far pagare di più i contratti precari, per potenziare la formazione e la sicurezza sul lavoro e per favorire l’unità sindacale. Parlare di flessibilità coniugata alla sicurezza, sul modello Danimarca, o di salario minimo garantito, senza poi avere la possibilità economica di fare davvero queste riforme, è solo l’ennesimo inganno nei confronti dei cittadini”.
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