monticchio--abbazia-1Alla Comunità montana del Vulture, capofila per le iniziative programmate e da attuare nell’ambito del Pit “Vulture Alto Bradano”, sono molto soddisfatti per aver scelto di dare il più ampio spazio possibile alla valorizzazione dei siti archeologi di molti centri dell’area nord di Basilicata. Per questo è stato anche predisposto un articolato piano di promozione dello stesso patrimonio.

Non si è tralasciato di amplificare una puntuale campagna di comunicazione guidata dalla RTI, in particolare composta da CK Associati, HGV Advertising e Staff Consulting. “Il patrimonio archeologico del Vulture-Alto Bradano meritava e merita un articolato processo di valorizzazione e promozione – dice Michele Sonnessa, il commissario liquidatore dell’ente montano vulturino -. Le azioni relative le si sono inserite in un più ampio programma di promozione turistica alla base dal Pit. L’obiettivo primario è promuovere un sistema che metta in rete non solo i siti archeologici di questo ricco territorio, ma anche i musei dell’area”. Azioni diverse per cogliere gli obiettivi programmati. Dall’ideazione di un logo e di un pay off per identificare la natura dell’iniziativa. “Luoghi di storia. Storie di Luoghi”, questo il pay off/claim scelto per promuovere quanto di eccezionalmente valido ci si ritrova a livello di patrimonio archeologico. E poi la realizzazione di un servizio fotografico e di riprese video dei principali siti locali (Venosa, Banzi, Atella, Lavello) e dei musei archeologici nazionali di Melfi e Venosa. “Tutto è servito per allestire un attrezzato portale telematico (www.vulture-alto bradano.it) dove è possibile raccogliere le più essenziali informazioni sui siti archeologici ed i musei, e visitare le principali attrazioni attraverso i “Virtual Tour”. In corso anche un’azione di promozione presso le scuole medie secondarie di primo grado lucane e quelle delle regioni limitrofe (Puglia, Campania e Molise). Sono in distribuzione brochure che illustrano l’offerta dell’area e invitano a scoprirne le bellezze. Ed ancora la realizzazione di pannelli pubblicitari lungo le principali vie di accesso all’area e di manifesti messi a disposizione dell’Ente promotore. Realizzati anche uno spot tv da 30 secondi già trasmessi on air negli aeroporti di Napoli e Bari e in onda sul canale satellitare La Nuova Tv, più una campagna stampa sulle due principali riviste di settore a livello nazionale: Archeo e Archeologia Viva. “Si è puntato su cultura e storia per incentivare lo sviluppo socio-economico zonale – dice in conclusione Sonnessa -, ottimizzando al massimo i fondi disponibili, grazie anche al diretto e responsabile contributo di tutti i sindaci dell’area. “Il nostro impegno di sostenere il rilancio produttivo e occupazionale in ambito area Pit si sta attuando con validi e concreti riscontri. E per i tempi che corrono non è cosa di trascurabile conto”.

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“Luoghi di Storia. Storie di luoghi”

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Grazie al Piano integrato territoriale (PIT) l’area del Vulture-Alto Bradano ha realizzato un ampio ed efficace progetto di valorizzazione del ricco patrimonio archeologico. Quest’ultimo è stato e continua ad essere (anche se si è alla fase conclusiva) oggetto di lavori di sistemazione e anche di scavi. Pertanto, non solo “battage” pubblicitario per farlo conoscere in tutto il Paese ed anche all’estero, ma anche concretezza negli interventi principali. Quella del nord di Basilicata è una terra che straordinariamente invita alla scoperta e riscoperta di percorsi ricchi di storia, tra tanti siti archeologici di notevole valore (pure dal punto del contesto paesistico) come Venosa, Atella, Banzi, Rionero e Lavello. E ancora un ruolo di primo piano lo riveste la “rete” dei musei (tutti importanti e già dovunque conosciuti) che raccoglie le tracce più belle e significative del passato della stessa area. “Ci piace ricordare – sottolinea Michele Sonnessa, il coordinatore delle azioni di sviluppo – che tutto è mirabilmente sommerso in un ambito naturale, ambientale e turistico mozzafiato, all’ombra del vulcano spento del Vulture, nella zona in cui si trovano i bellissimi laghi di Monticchio”. Anche per tutto ciò l’obiettivo valorizzazione è anche di spessore europeo. Le bellezze archeologiche del nord Basilicata la si sta già veicolando, anche nel vecchio continente, attraverso diversificati ma confluenti (sul piano strategico generale) strumenti e media. Dagli spot tv e radio agli annunci stampa, alle affissioni ed al “banner web”.

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