“Ogni anno, giunti alla data del 9 maggio, si riapre per noi cattolici democratici, come per l’Italia intera, una ferita grande e purtroppo ancora non sanata: la scomparsa di Aldo Moro. Ripercorrere con la memoria quei momenti del 1978 nei quali con sbigottimento apprendevamo questa tragica notizia, mi induce ad una riflessione su quegli anni di piombo e su come abbiano inciso sulla storia di quest’ultimo trentennio ”. Con queste parole Egidio Giordano, (membro del Comitato Cittadino de La Margherita DL di Potenza) ha voluto ricordare il ventinovesimo anniversario della scomparsa di uno tra i più illustri statisti italiani. “Le occasioni di studio e di riflessione che la visione profetica della politica morotea ci ha lasciato, rimangono ancora oggi fondamentali per chiunque voglia incamminarsi nei sentieri della Politica: Moro- ha proseguito Giordano- si è caratterizzato come l’uomo del dialogo, della riflessione e della comprensione e lo ha saputo fare sia nella sua azione istituzionale che in quella intellettuale e politica, dimostrando integrità morale e capacità di mediazione persino con i propri carcerieri ed assassini.” “Questi valori fanno di Aldo Moro la vera icona del futuro Partito Democratico, anche per come egli seppe preconizzare gli scenari futuri, intessendo una fitta trama di rapporti con la Sinistra per realizzare ciò che amava chiamare LA TERZA FASE.” “Purtoppo- ha concluso Giordano- ancora oggi ci resta l’angoscia di sapere che quel 9 maggio del 1978 interruppe un percorso, dissolse una speranza e che tutto ciò rimane ancora avvolto nelle nebbie di un mistero mai chiarito, che ci lascia tutti un po’ più mediocri.”
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