Oggi sciopero di 8 ore dell’industria ferroviaria. Una delegazione lucana dei sindacati metalmeccanici lucani alla manifestazione nazionale di Roma per rivendicare un piano nazionale per il settore

 Una politica industriale per il rilancio del

settore ferroviario e un piano nazionale per i trasporti. Queste le

principali rivendicazioni alla base dello sciopero di otto ore di

oggi proclamato dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm. Una

folta delegazione dei sindacati metalmeccanici lucani ha partecipato

stamane alla manifestazione di Piazza Santi Apostoli per porre

all’attenzione del nuovo governo la difficile crisi in cui versa il

settore ferroviario in Basilicata. “Nella nostra regione se facciamo

la sola eccezione dello stabilimento Ansaldo Sts di Tito, per il

quale però si parla di una possibile cessione da parte di

Finmeccanica, tutte le principali aziende del settore versano in una

difficile e perdurante condizione di crisi e stanno risentendo

pesantemente del ridimensionamento degli investimenti sul trasporto

su ferro”, ha spiegato da Roma il segretario regionale della Fim

Cisl, Salvatore Troiano. “La Firema di Tito da oltre un anno è in

amministrazione controllatam

mentre per la Ferrosud l’esito del concordato preventivo rende

fragile anche gli obiettivi tracciati nel nuovo piano industriale

presentato dal gruppo Mancini. Con la mobilitazione di oggi – ha

aggiunto Troiano – vogliamo portare all’attenzione del nuovo governo

la situazione critica in cui versa l’industria ferroviaria nazionale

e rivendicare interventi urgenti per salvare le aziende e il lavoro

in un settore strategico per tutta l’economia nazionale”.  

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